Saes Getters – Supera i numeri pre-pandemia nel 2021, ricavi primi due mesi 2022 +44%

Nel 2021, il Gruppo SAES ha realizzato ricavi per 190,2 milioni, in crescita del 12,7% rispetto al 2020 nonostante l’effetto cambi negativo (-2,9%). I ricavi dell’esercizio hanno superato i livelli pre-Covid e mostrano una crescita organica a due cifre, pari al 14,5%, trainata soprattutto dalla forte ripresa del comparto dei dispositivi medicali in Nitinol (Divisione Medical, +17,5% a 86,4 milioni) e, in misura inferiore per valore assoluto, da quella dei sistemi da vuoto (Divisione Vacuum Technology. +51% a 18,8 milioni) e dal business dei materiali avanzati per il segmento consumer electronics (Divisione Specialty Chemicals, +37,6% a 16,7 milioni).

Da segnalare, infine, il contributo della recente acquisizione di Strumenti Scientifici Cinel, perfezionata nel luglio 2021, che ha generato un incremento delle vendite pari all’1,1% (+1,9 milioni la variazione dell’area di consolidamento, concentrata nella Divisione Vacuum Technology).

L’Ebitda è aumentato del 31,9% a 35,9 milioni, con una marginalità in salita al 18,9% (+270 punti base). Al netto dell’effetto negativo dei cambi (-2 milioni), della variazione del perimetro di consolidamento (+0,2 milioni) e dei ricavi e costi non ricorrenti di entrambi gli esercizi, l’Ebitda sarebbe stato pari a 38,4 milioni dai 27,6 milioni del 2020.

L’Ebit ha segnato un +39,1% a 22,6 milioni. Escludendo l’effetto penalizzante dei cambi (pari a -1,8 milioni) e la variazione del perimetro di consolidamento (seppure non significativa e positiva per solo +1 migliaio di euro), la crescita organica risulta pari a +8,1 milioni. Escludendo anche le poste non ricorrenti relative all’esercizio 2021l’utile operativo consolidato sarebbe stato pari a 27 milioni, in fortissima crescita (+65,9%) rispetto al 2020.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto pari a 13,1 milioni, quasi triplicato rispetto ai 4,8 milioni del 2020 nonostante l’effetto negativo dei cambi per 1,5 milioni, mentre la variazione organica è stata positiva per 9,8 milioni.

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 75 milioni, in calo rispetto ai 96 milioni al 31 dicembre 2020 principalmente a seguito degli investimenti netti in immobilizzazioni materiali e immateriali (-16,6 milioni), dell’acquisizione di Strumenti Scientifici Cinel S.r.l. (-16 milioni, al netto delle disponibilità finanziarie nette acquisite) e degli esborsi per dividendi pagati a fine aprile 2021 (-7,4 milioni), in parte compensati dai flussi di cassa operativi per oltre 19 milioni.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, nel primo bimestre 2022 i ricavi sono cresciuti del 43,9% a 38,2 milioni. Al netto sia dell’effetto dei cambi (positivo e pari a +6,3%), sia di quello correlato alla variazione del perimetro di consolidamento (positivo e pari a +4,5%), l’incremento organico è stato pari a +33,1% (8,8 milioni in valore assoluto).

Tutte le Divisioni registrano ricavi in aumento e, in valore assoluto, la crescita è trainata soprattutto dalla Divisione Medical Nitinol, che nel primo bimestre 2021 aveva sofferto il protrarsi degli effetti della pandemia Covid-19. Da segnalare, infine, nella Divisione Packaging, il consolidamento dei segnali di ripresa già manifestatasi negli ultimi mesi dell’esercizio 2021.

Nei prossimi mesi, il Gruppo si attende un’ulteriore crescita del comparto medicale e del business dei sistemi da vuoto, nonché il consolidamento dei segnali di ripresa, che si sono manifestati già a fine esercizio 2021, nelle attività commerciali sulle leghe a memoria di forma per applicazioni di telefonia mobile e nel business del packaging.

La società precisa, inoltre, che l’esposizione diretta del Gruppo in Russia, Ucraina e Bielorussia è marginale. Il fatturato del 2021, concentrato nella sola Russia, è stato immateriale. Anche le previsioni per il 2022, elaborate prima della crisi, confermano l’irrilevanza di questi mercati. Il Gruppo, inoltre, non ha fornitori da questi paesi. Tuttavia, l’imprevedibile dinamica delle evoluzioni geopolitiche, militari ed economiche della crisi, combinate con le complesse interdipendenze tra le economie e le supply chain mondiali, non permettono di fornire stime certe sugli impatti della crisi.

Infine, il dividendo complessivo proposto all’Assemblea sarà di 0,47 euro per azione ordinaria (rispetto a 0,40 euro nel precedente esercizio) e di pari importo (0,47 euro) per azione di risparmio (rispetto a 0,424378 euro nel precedente esercizio), a mezzo distribuzione di una quota parte della riserva disponibile “Utili portati a nuovo”.

Il dividendo sarà posto in pagamento il prossimo 27 aprile 2022; il titolo negozierà ex-dividendo a decorrere dal 25 aprile 2022, a fronte dello stacco della cedola, mentre la record date con riferimento al pagamento del dividendo coincide con il 26 aprile 2022.