Nel 2021 Saras ha realizzato ricavi per 8,64 miliardi, in crescita del 62% rispetto al 2020 grazie soprattutto al significativo apprezzamento dei principali prodotti petroliferi rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, che ricordiamo era stato caratterizzato dalla forte riduzione delle quotazioni per effetto degli impatti della pandemia.
L’Ebitda report è stato pari a 277 milioni rispetto ai -87 milioni del 2020, con una variazione positiva da ricondursi in primo luogo ai differenti impatti delle dinamiche di prezzo delle commodity sulle rimanenze inventariali oil.
L’Ebitda comparable si è attestato a 54,1 milioni, in incremento rispetto ai -20,8 milioni conseguiti nel 2020. Tale risultato, rispetto all’Ebitda reported non include il sopracitato effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude le poste non ricorrenti principalmente relative alla CO2 di competenza dell’esercizio precedente ed alla svalutazione di crediti commerciali, ma include il beneficio del rilascio a conto economico del valore residuo del fondo per incentivi all’esodo.
Il risultato netto reported è stato pari a 9,3 milioni rispetto alla perdita di 275,5 milioni del 2020, beneficiando anche della riduzione degli ammortamenti legata alla riduzione del valore delle immobilizzazioni materiali contabilizzato al 31 dicembre 2021 per effetto dell’Impairment test ai sensi dello IAS 36, dall’altro alla riduzione delle immobilizzazioni immateriali per la cessazione del contratto CIP6; inoltre si evidenzia nel 2021 un incremento dei proventi e oneri finanziari netti per gli effetti delle coperture sul cambio.
Il Risultato Netto comparable è stato pari a -136 milioni, rispetto ai -197,0 milioni nel 2020.
Gli investimenti nel 2021 sono stati pari a 77,8 milioni significativamente inferiori rispetto ai livelli del 2020. L’indebitamento finanziario netto, ante IFRS 16, è diminuito a 453 milioni dai 505 milioni al 31 dicembre 2020. Incluso l’effetto dell’IFRS 16, l’indebitamento è pari a 495 milioni (545 milioni a fine 2020).