Avio – Portafoglio ordini a 877 mln a fine anno 2021 (+19% a/a), proposto dividendo di 0,178 euro

Avio ha chiuso il 2021 con un portafoglio ordini pari a 877 milioni, aumentato del
19% rispetto al 2020 e in linea con la guidance (850-900 milioni), grazie ad acquisizioni  superiori a 450 milioni, principalmente relative alla contrattualizzazione dei Long Lead Items per la futura produzione del Vega C (Batch 3 e 4), alle attività di sviluppo del Vega E e ai contratti di produzione del programma Aster.

I ricavi netti hanno segnato un lieve calo del 3% a 312 milioni, in linea con la guidance 2021 (300-330 milioni), per via del focus sulle attività di ritorno al volo di Vega, con 3 missioni di successo nel 2021 in circa 6 mesi. Vega ha così ristabilito un’affidabilità di lancio in linea con i migliori player del mercato.

L’Ebitda Adjusted, pari a 38 milioni, escludendo i costi non ricorrenti, segna una diminuzione del 13%, risultando leggermente superiore alla guidance (35-37 milioni), a causa dell’imprevisto e significativo aumento dei costi energetici manifestatosi nel quarto
trimestre dell’esercizio.

L’Ebitda reported si riduce del 15% a 30 milioni, in linea con la guidance per il 2021 (30-32
milioni), un andamento che sconta il perdurare dei costi non ricorrenti (7,7 milioni nel 2021) derivanti principalmente dall’implementazione delle raccomandazioni di
sicurezza rinforzate della Commissione Indipendente per il ritorno al volo di Vega su VV18,
VV19 e VV20, nonché dai costi relativi alla pandemia COVID-19.

L’utile netto diminuisce del 39% a 9 milioni, risultando leggermente inferiore a quanto previsto dalla guidance (10-12 milioni), oltre che per i suddetti effetti anche per l’aumento degli ammortamenti relativi all’entrata in produzione degli investimenti per la produzione dei motori P120 (per Ariane 6 e Vega C) e Zefiro 40 (per Vega C).

Sostanzialmente stabile la liquidità finanziaria netta, che si esprime in 57 milioni rispetto ai 63 milioni al 31 dicembre 2020, grazie all’apporto di cassa derivante dalla gestione operativa, nonostante il livello sostenuto degli investimenti (36,4 milioni includendo la realizzazione del centro prove “Space Propulsion Test Facility” in Sardegna) e il pagamento del dividendo a maggio 2021 per 7,3 milioni.

Il Cda proporrà all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo per complessivi 4,5 milioni, in ragione di 0,178 euro per azione (dividend payout ratio del 49,3%).

Il Cda ha infine approvato la guidance per i risultati annuali del 2022, che evidenzia un portafoglio ordini tra 870-920 milioni, ricavi tra 330-350 milioni, un Ebitda reported tra 24-30 milioni e un utile netto compreso tra 5-10 milioni.

La società riporta che, in considerazione delle incertezze legate al conflitto in atto tra Russia e Ucraina, al momento le circostanze in atto non pregiudicano la continuità delle operazioni industriali. La situazione è costantemente monitorata al fine di valutare eventuali impatti e – se necessarie – azioni a protezione delle attività nel medio termine.