Cattolica ha archiviato il 2021 con una raccolta premi complessivi per 5.166 milioni (+9,8% a/a).
“I dati economici al 31 dicembre 2020 e 2021 di Lombarda Vita, la cui cessione è stata realizzata il 12 aprile 2021, sono stati riclassificati nelle apposite voci “in dismissione” ex IFRS5. I dati qui commentati, quindi, sono a perimetro omogeneo senza il contributo di Lombarda Vita, rappresentata sinteticamente nell’utile da attività cessate unitamente alla plusvalenza da cessione”, spiega una nota.
La raccolta premi riferita al ramo vita è aumentata a 3.008 milioni (+16,6%), mentre quella riferita al ramo danni si è fissata a 2.134 milioni (+1,4%). Il Combined ratio si attesta all’89,1% (+2,3 p.p. rispetto al periodo di confronto), beneficiando dell’andamento positivo dei vari segmenti.
Il risultato operativo è sceso a 300 milioni (-14,7%, superiore al range della guidance compreso tra 265-290 milioni). Sul risultato danni ha pesato la ripresa della frequenza sinistri auto, mentre su quello vita hanno inciso gli accantonamenti sulle polizze cosiddette “dormienti” ed altri fattori one-off legati al livello dei tassi.
Dopo una risultato degli investimenti salito a 310 milioni (da 298 milioni), l’esercizio si è chiuso un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 96 milioni (+163,2%), pur scontando 164 milioni di svalutazioni (di cui 145 milioni legati alla svalutazione del goodwill delle società in joint venture con il gruppo Banco Bpm).
L’utile netto adjusted è ammontato a 253 milioni (+31,7%), e comprende la plusvalenza relativa alla cessione di Lombarda Vita, pari a 104 milioni.
Dal lato patrimoniale, a fine dicembre 2021 il patrimonio netto si attesta a 2.841 milioni (2.613 milioni al 31 dicembre 2020). Sul fronte della solvibilità, al 31 dicembre 2021 il Solvency II ratio è pari al 203% (187% a fine 2020).
Nell’esercizio 2022, le società del sub-gruppo Cattolica Assicurazioni sono impegnate nella prima fase di integrazione operativa con le società della controllante Assicurazioni Generali.
L’integrazione potrebbe portare all’emersione delle prime sinergie, così come a dei costi one-off per la sua realizzazione.
In termini di business, e al netto degli effetti sopra riportati, si prevede che l’evoluzione dello scenario economico, anche a seguito del prospettato rallentamento dell’emergenza Covid-19, possa comportare una ripresa della frequenza sinistri, particolarmente nel segmento auto.
Associato alla competitività sulle tariffe auto, tale fenomeno dovrebbe portare ad un calo materiale del risultato operativo del segmento danni. Tale diminuzione dovrebbe essere in parte bilanciata dal potenziamento del risultato operativo vita, dovuto alla crescita delle masse e al miglioramento del business mix raggiunto negli ultimi esercizi, e dal venire meno di alcune poste negative registrate nel 2021.