Il Cda di Fiera Milano ha approvato i risultati consolidati del 2021, chiusi ricavi delle vendite e delle prestazioni in aumento a 129,8 milioni (+76,3%). Incremento riconducibile alla ripresa delle attività fieristiche e congressuali in presenza, realizzate a partire dalla metà di giugno per le fiere, e dal mese di luglio per i congressi.
Forte balzo anche per l’Ebitda a 77,2 milioni (vs 10,4 mln 2020) e l’Ebit a 31,9 milioni (vs -34,3 mln 2020). Il risultato netto positivo per 44,1 milioni si confronta con la perdita di 34,2 milioni nel 2020. Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta, ante effetti IFRS16, è positiva per 47,4 milioni (vs debito netto per 23,9 mln al 31 dicembre 2020).
Il gruppo ha confermato la guidance Ebitda 2022 nel range 40-50 milioni, nonostante la ripianificazione di alcune manifestazioni del calendario fieristico. La società ha aggiunto che “in relazione, al recente conflitto tra Russia e Ucraina, monitora con attenzione l’evoluzione e i possibili impatti sulle aziende espositrici e i buyer provenienti dai Paesi interessati”.