Generali – Donnet: “A disposizione 3 mld per eventuale M&A nei prossimi 3 anni”

Generali dispone di circa 3 miliardi nei prossimi tre anni per eventuali acquisizioni.

Lo ha dichiarato alla stampa il Group Ceo Philippe Donnet, aggiungendo: “Vedremo se si presentano buone opportunità”.

“Siamo capaci di generare tra 900 milioni e 1 miliardo di euro all’anno di cassa libera da utilizzare, e abbiamo ulteriore flessibilità se dovessero crearsi delle opportunità” ha precisato il Cfo Cristiano Borean.

In merito all’esposizione in Russia, Borean ha precisato che ammonta a 683 milioni di euro (di cui oltre la metà, pari a 384 milioni di euro, relativa alla quota del 38% in Ingosstrakh, che a bilancio presenta un valore ammortizzato di 231 milioni euro, valore sotto cui è sceso a seguito della svalutazione del rublo, e l’altra metà in titoli obbligazionari), che pesano per circa lo 0,1% sugli asset totali del gruppo, pari a 710 miliardi di euro al 31 dicembre 2021.

“Stiamo monitorando con grande attenzione la situazione in Russia e Ucraina. Subito dopo l’inizio dell’invasione abbiamo annunciato decisioni chiare, come la chiusura dell’ufficio di rappresentanza a Mosca, abbiamo lasciato tutti gli incarichi ricoperti nel cda della partecipata Ingosstrakh, in modo da non avere nessuna influenza sulla gestione della compagnia, e abbiamo avviato il processo di chiusura delle attività di Europe Assistance in Russia. Abbiamo preso decisioni tempestivamente e le abbiamo annunciate con chiarezza”, ha aggiunto poi il Ceo Donnet.

Riguardo alla lista per il rinnovo del board presentata dal cda uscente, Donnet ha affermato: “Abbiamo presentato ieri la nostra lista, che vede candidati di ottimo profilo e grande esperienza internazionale, una lista di grande qualità sotto tutti i punti di vista. Lo scorso 15 dicembre abbiamo anche presentato un piano apprezzato dal mercato”.

Da segnalare, infine, le parole di Carlo Ferraresi, Ad della controllata Cattolica, dopo i conti: “I principi che guidano l’integrazione nel gruppo Generali sono la crescita, la creazione di valore e il benessere delle comunità nelle quali operiamo e questo è ancor più vero oggi, alla luce di questi risultati che ci confermano tra le principali realtà del settore”.

“Al termine di questo processo, il brand Cattolica e i nostri punti di forza continueranno ad esistere, inseriti all’interno di un gruppo solido e innovativo, che ci permetterà di ampliare la nostra offerta di prodotti e compiere un ulteriore salto di qualità. In seguito alla conclusione dell’Opa sono stati avviati 20 cantieri di integrazione per lo sviluppo di sinergie e l’integrazione operativa tra le due realtà, anche attraverso processi di lavoro comuni: le attività procedono speditamente, secondo il crono-programma previsto”, ha aggiunto Ferraresi.