ISCC Fintech ha chiuso il 2021 con ricavi pari a 1,5 milioni (250 mila euro nel 2020).
I ricavi traggono origine da una prima lavorazione dei portafogli di crediti Npl, derivanti in massima parte dall’attività di recupero stragiudiziale, con ricavi da incassi da piani di rientro e transazioni pari a 944 mila euro (167 mila euro nel 2020), dall’attività di rivendita dei portafogli per 310 mila euro (24 mila euro nel 2020), da proventi per 62 mila euro derivanti dall’applicazione del criterio del costo ammortizzato e dai proventi di 1501 mila euro (10 mila euro nel 2020) derivanti dall’attività di consulenza ed assistenza legale effettuata dalla Lawyers nei confronti di soggetti terzi rispetto al gruppo.
L’incremento dei ricavi rispetto allo scorso esercizio è assolutamente significativo ed è risultato quale diretta conseguenza sia del progressivo sviluppo delle azioni di recupero che nel 2020 erano ancora in uno stadio iniziale, sia dei ricavi originati dalla controllata.
Inoltre, i ricavi 2021 includono solo in minima parte (100 mila euro) gli incassi derivanti dall’attività di recupero giudiziale, in quanto le azioni legali compiute ed in corso di completamento daranno il loro effetto nei prossimi esercizi.
L’Ebitda è ritornato positivo per 1.524 euro (-88 mila euro nel 2020), dopo avere spesato maggiori oneri legati al maggiore costo del lavoro di dipendenti, collaboratori e amministratori e l’aumento delle spese di consulenza e legali per il recupero dei crediti.
L’Ebit è risultato negativo per 394 mila euro (-89 mila euro nel 2020), scontando in gran parte l’ammortamento dei costi capitalizzati relativi al processo di quotazione (282 mila euro) e l’accantonamento di 105 mila euro a fronte dell’indeducibilità dell’IVA.
L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di 340 mila euro (98 mila euro nel 2020).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre la società presenta liquidità finanziaria netta per 12 milioni (debito netto per 1,2 milioni a fine 2020), a seguito dell’operazione di aumento di capitale realizzatasi con la quotazione dello scorso 22 dicembre, che ha consentito la raccolta di un importo complessivamente pari a 14,5 milioni.
Nell’esercizio in corso matureranno progressivamente gli effetti delle azioni poste in essere per la valorizzazione del portafoglio di crediti Npl, sia in relazione alle attività di recupero stragiudiziale tramite Phone Collection e Home Collection sia, in particolare, in relazione allo stato d’avanzamento delle attività di recupero giudiziale.
La capogruppo intende proseguire le sue attività di acquisto di portafogli di crediti Npl nonché quelle finalizzate alla loro valorizzazione, forte di un modello di business completo e strutturato che la contraddistingue e le assegna un rilevante vantaggio competitivo in termini di capacità di valutazione, conoscenza del debitore, efficienza ed integrazione di processo, grazie alla piattaforma informatica e gestionale.
La quotazione, con la conseguente patrimonializzazione della capogruppo e contestuale raccolta di risorse finanziarie, oltre a fornire una solida base di sviluppo dell’attività pone le condizioni essenziali per arricchire e potenziare la gamma di servizi offerti per la gestione del credito e dei prodotti strutturabili e confezionabili.
La capogruppo si pone certamente quale operatore credibile, serio e specializzato, capace di attrarre l’interesse da parte di soggetti terzi per le attività di servicing dei loro portafogli.
Al contempo si aprono anche significative possibilità quale soggetto altamente focalizzato sui crediti Npl, capace di valutarli, acquistarli e lavorarli, di agevolare l’investimento nel settore ad investitori professionali ed istituzionali, attratti dai rendimenti ottenibili e confortati dalle garanzie implicitamente fornite dalla capacità che la capogruppo ha dimostrato di avere con il modello di business implementato e con i risultati raggiunti.
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