Apertura negativa per le borse europee, con i mercati che continuano a monitorare l’evoluzione del conflitto in Ucraina e in attesa della riunione della Federal Reserve che si concluderà domani.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,8% in area 23.200 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-1,1%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%), il Ftse 100 di Londra (-1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%).
Ad appesantire il sentiment dei mercati contribuisce il sell-off sui tecnologici cinesi per il secondo giorno consecutivo sui timori che la vicinanza di Pechino alla Russia possa portare a ritorsioni da parte degli Usa, con Shanghai che crolla del 5% e Hong Kong del 5,8%.
La volatilità dei prezzi delle commodity innescata dall’invasione russa in Ucraina e la prospettiva di una stretta monetaria da parte della Federal Reserve stanno creando delle difficili condizioni di mercato.
Domani, la banca centrale americana dovrebbe aumentare il costo del denaro di 25 punti base, avviando un ciclo di rialzi dei tassi di interesse che secondo le attese prevedrà un intervento in ciascuna delle prossime riunioni da qui a fine anno per contrastare l’inflazione.
Intanto scendono ancora le quotazioni del greggio tra le speranze per un’evoluzione positiva dei colloqui tra Mosca e Kiev e i timori per i nuovi lockdown in Cina, con il Brent (-5,7%) a 100,8 dollari e il Wti (-5,6%) a 97,3 dollari.
Sul fronte macro, dopo i dati oltre le attese su produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina, l’agenda di oggi prevede l’indice Zew tedesco di marzo e la produzione industriale dell’Eurozona a gennaio, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno i prezzi alla produzione a febbraio.
Sul Forex il biglietto verde perde terreno nei confronti delle altre valute in attesa della Fed, con il cambio euro/dollaro risalito oltre quota 1,10 e il dollaro/yen tornato sotto la soglia di 118.
Nel comparto obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 159 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,94%.
Tornando a Piazza Affari, in rosso soprattutto Buzzi Unicem (-3%), Cnh (-2,7%), Tenaris (-2,3%), Pirelli (-2,2%) e Moncler (-2%), mentre avanzano Terna (+0,3%) e Italgas (+0,2%). In ribasso Generali (-0,4%) dopo aver diffuso i risultati 2021 prima dell’apertura.