Mercati – Europa riduce le perdite, Milano a -0,4%

Wall Street apre positiva e le borse europee migliorano, pur restando in calo, beneficiando anche della discesa del petrolio che allevia in parte i timori per l’inflazione.

A Piazza Affari il Ftse Mib viaggia in ribasso dello 0,4% in area 23.330 punti, dopo aver quasi annullato i precedenti ribassi. Negativi anche il Cac 40 di Parigi (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,8%), il Ftse 100 di Londra (-0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%), mentre avanzano Dow Jones (+0,5%), S&P500 (+0,5%) e Nasdaq (+0,6%) negli Usa.

Il tutto, dopo il sell-off sulle piazze cinesi alimentato dai timori per i legami tra Pechino e Mosca, che potrebbero portare a ritorsioni dagli Stati Uniti, e dal lockdown a Shenzhen e nella provincia di Jilin. La recrudescenza del virus preoccupa non solo in Cina, ma anche in Europa, con casi in aumento in diversi Stati, tra cui Germania, Austria e Paesi Bassi.

Sullo sfondo resta l’incertezza legata alla guerra in Ucraina, dopo il nulla di fatto dei colloqui svoltisi finora, mentre domani l’attenzione si sposterà sulla Federal Reserve. La banca centrale americana inaugurerà un ciclo di rialzi dei tassi di interesse per contenere le pressioni inflazionistiche, aggravate dal conflitto e dal suo impatto sulle forniture di materie prime. Le previsioni indicano un ritocco di 25 punti base in ciascun meeting da qui a fine anno, ma l’istituto potrebbe anche optare per manovre più aggressive se necessario.

Intanto, i dati sui prezzi alla produzione di febbraio hanno evidenziato un aumento annuo del 10% e un incremento dello 0,8% rispetto a gennaio (poco sotto il consensus). Da segnalare anche il crollo dell’indice tedesco Zew (da 54,3 punti di febbraio a -39,3 di marzo) in scia al conflitto in Ucraina, oltre ai numeri migliori delle attese su produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina.

Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza a 1,099 mentre il cambio fra biglietto verde e yen rimane in area 117,9.

Ancora in calo le quotazioni del greggio tra le speranze per un’evoluzione positiva dei colloqui tra Mosca e Kiev e i timori per un rallentamento della domanda cinese, con il Brent (-6,5%) a 99,9 dollari e il Wti (-7,1%) a 95,7 dollari.

Nel comparto obbligazionario, lo spread Btp-Bund si aggira intorno a 158 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,9%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate resistono Bper (+1,7%), Generali (+1,6%) dopo aver diffuso i risultati 2021, Terna (+1,5%) e Saipem (+1,4%) mentre arretrano soprattutto Eni (-2,4%), Iveco (-2,8%), Moncler (-3,8%) e Tenaris (-3,9%).