Mercati Usa – Previsto avvio positivo, calo greggio allevia timori inflazione

I futures sull’azionario Usa guadagnano lo 0,4-0,8%, preannunciando una partenza sopra la parità a Wall Street in un contesto in cui la discesa dei prezzi del greggio sta allentando parzialmente i timori legati all’inflazione in vista della riunione della Federal Reserve.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso in ribasso con il Nasdaq che ha perso il 2% rimanendo in bear market, appesantito dal sell-off sui tecnologici in Cina proseguito anche oggi. Lo S&P 500 ha ceduto lo 0,7%, mentre il Dow Jones ha resistito sulla parità.

Il focus degli operatori resta sull’evoluzione della guerra in Ucraina tra le speranze sul raggiungimento di una soluzione diplomatica, in attesa della ripresa dei colloqui dopo il nulla di fatto del quarto round di negoziati.

Intanto le quotazioni del greggio sono tornate sotto la soglia dei 100 dollari al barile, complici i timori per la nuova ondata di contagi da Covid in Cina, il più grande importare mondiale di petrolio.

I nuovi lockdown imposti in alcune città del paese stanno indebolendo l’outlook della crescita economica e ponendo dei rischi per la domanda di energia e materie prime, proprio in un momento in cui i rapporti di Pechino con Mosca hanno innescato un pesante sell-off sull’azionario cinese.

Il tutto in attesa domani dell’esito del meeting della Fed, che secondo le attese dovrebbe aumentare il costo del denaro di 25 punti base, avviando un ciclo di rialzi dei tassi di interesse per contrastare l’inflazione.

I mercati si attendono circa sette strette monetare da un quarto di punto percentuale quest’anno, sebbene la minaccia all’economia globale posta dal conflitto in Ucraina potrebbe complicare il percorso della politica monetaria.

Sul fronte macro, infine, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti a febbraio sono aumentati sostanzialmente in linea alle attese del 10% su base annua e dello 0,8% su base mensile.