Oil & Gas (-0,8%) – Tonfo del greggio

Chiusura in rialzo per le borse europee, che proseguono il recupero della scorsa settimana continuando a monitorare l’evoluzione della situazione in Ucraina e in attesa della riunione della Federal Reserve che si concluderà domani.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +1,7% a 23.426 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,8%, rispetto al +0,1% del corrispondente indice europeo.

In forte calo le quotazioni del greggio, con gli investitori che da un lato sperano negli sforzi diplomatici per porre fine alla guerra in Ucraina e dall’altro temono il nuovo aumento dei contagi da Covid in Cina.

Le trattative del weekend che hanno portato i negoziatori russi e ucraini a rilasciare commenti più ottimistici, alimentando le speranze sul raggiungimento di risultati positivi entro qualche giorno.

Intanto la Cina, il maggior importatore mondiale di greggio e il secondo maggior consumatore dopo gli Usa, sta registrando una crescita notevole dei casi di Covid-19, che ha spinto le autorità a mettere nuovamente in lockdown 17,5 milioni di persone a Shenzhen.

Tra le big del comparto realizzi su Tenaris (-2,5%) dopo i guadagni della scorsa ottava, mentre Saipem (-0,8%) ha posticipato la presentazione del nuovo piano strategico al prossimo 25 marzo.

In ribasso Eni (-0,4%), che ha annunciato di aver ceduto a Sixth Street il 49% delle azioni detenute in Enipower. Un’esplosione ha colpito un oleodotto gestito dalla società nel sud della Nigeria provocando una fuoriuscita di greggio e limitando temporaneamente il flusso delle esportazioni.

Lo ha reso noto la joint venture locale che gestisce l’impianto, la Nigerian Agip Oil Company (Naoc) precisando che l’esplosione ha colpito il suo stabilimento di Nembe, nello stato di Bayelsa, e ha ridotto le esportazioni dal suo terminal di Brass di 25.000 barili al giorno.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni negativa Saras (-1,8%) dopo aver presentato i risultati 2021, sottolineando come la crisi Ucraina abbia modificato lo scenario rendendo difficile fare previsioni nel breve termine.