Dopo cinque sedute consecutive in rialzo, con un recupero di oltre il 28%, Telecom Italia prende una pausa. Al momento il titolo viaggia in calo del 2,6% a 0,295 euro, rispetto al -1,9% dell’indice Ftse Mib, in una seduta fin qui negativa per le borse europee.
Ieri le azioni dell’operatore telefonico hanno chiuso con un guadagno del 4,95%, all’indomani del Cda che ha aperto al dialogo con KKR. Il fondo americano, secondo fonti di stampa, sarebbe ancora interessato ad avanzare un’offerta ma senza migliorare la valutazione di 0,505 euro della prima manifestazione di interesse, presentata a novembre.
Resta inoltre da capire la posizione di KKR sull’eventuale aggregazione con Open Fiber, obiettivo ribadito dal Cda di Tim. La realizzazione della rete unica, infatti, richiederebbe tempistiche dilatate e l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni dalle autorità.
Intanto, Open Fiber ha approvato i conti del 2021, che evidenziano una crescita dei ricavi (+45% a 380 milioni), dell’Ebitda (+92% a 152 milioni) e della marginalità (da 30% a 40%). La posizione finanziaria netta è pari a -3,3 miliardi, mentre gli investimenti effettuati nell’anno ammontano a oltre 1,3 miliardi. L’AD Mario Rossetti ha annunciato inoltre “11 miliardi di euro di risorse aggiuntive per coprire l’intero territorio nazionale con il nuovo Piano industriale”.
Nel frattempo, Milan Finanza riporta anche di un possibile interesse di Apollo Global Management per Tim.
Infine, si segnala che Deutsche Bank ha tagliato il target price di Telecom da 0,43 a 0,3 euro, confermando la raccomandazione hold.