Aquafil – Migliora a doppia cifra la gestione operativa nel FY 2021; proposto dividendo di 0,12 euro

Nel 2021 il gruppo Aquafil ha registrato ricavi pari a 569,7 milioni, di cui 150,4 milioni nel del quarto trimestre, registrando un incremento rispettivamente del 30,5% e del 38,4% rispetto ai medesimi periodi del 2020.

La variazione è riconducibile principalmente alle maggiori quantità vendute che, rispetto ai medesimi periodi dell’esercizio precedente, sono aumentate a fine anno 2021 di circa il 19% (+5% vs 2019) e nel quarto trimestre di circa il 2,7% (+5,9% vs 2019), oltre all’aumento del prezzo medio di vendita in relazione all’incremento del valore delle materie prime.

I ricavi a marchio ECONYL® hanno registrato un’incidenza sul fatturato delle fibre pari al
36,6% al 31 dicembre 2021 (36,9% nel 2020) e del 38,6% nel quarto trimestre (33,2% nel 2020). Gli stessi hanno registrato una crescita in termini di valore assoluto del 21,4% al 31 dicembre 2021 e del 60,7% nel quarto trimestre. Continua il forte tasso di crescita della linea prodotto NTF.

L’Ebitda sale del 23,5% a 72,1 milioni (+3,8% rispetto al 2019). Nel quarto trimestre lo stesso è stato pari a 12,5 milioni, in calo del 31,7% rispetto al quarto trimestre del 2020 (-13,8% vs 2019). Senza considerare l’effetto avuto nel quarto trimestre 2020 dai PPP
Loan5, pari a 4,8 milioni, l’Ebitda del trimestre sarebbe inferiore del 7,3% verso il 2020.

L’Ebitda Margin dell’esercizio 2021 è pari al 12,7% contro il 13,4% del medesimo periodo
dell’esercizio precedente (12,6% nel 2019), mentre nel trimestre si attesta al 8,3% contro il 16,8% del 2020 (12,4% nel 2020 senza considerare i PPP Loan e 11,2% nel 2019).

La dinamica su base annua beneficia delle maggiori quantità vendute nel periodo, oltre al consolidamento delle azioni di incremento della marginalità messe in atto. Tale aumento ha più che compensato sia gli impatti derivanti dal disallineamento temporale tra prezzi di vendita e costo della materia prima, sia gli effetti negativi derivanti dai maggiori costi energetici registrati nella seconda parte dell’anno, stimabili in circa 6 milioni.

L’utile netto di pertinenza del gruppo balza a 10,7 milioni da 0,6 milioni del 2020, dopo aver spesato imposte per 3,9 milioni (vs recupero di 0,5 milioni nel 2020).

Al 31 dicembre 2021, l’indebitamento finanziario netto si esprime in 179,3 milioni, in calo rispetto a 218,7 milioni a fine anno 2020. La generazione di cassa delle attività operative pari a 66,4 milioni e la variazione del capitale circolante pari a 29,5 milioni hanno più che finanziato gli investimenti netti pari a 40,2 milioni e il pagamento di oneri finanziari e imposte per 6,9 milioni.

Il CdA ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo di 0,12 euro per azione, sia per le azioni ordinarie sia per le azioni di classe B; le azioni di classe C per loro natura non percepiscono dividendo. Proposti il 9 maggio 2022 quale data di stacco cedola, il 10 maggio 2022 record date e l’11 maggio 2022 quale data di pagamento.

Deliberato dal board anche l’acquisto di una seconda tranche di 512.000 azioni a un prezzo massimo di 10 euro per azione.

Il gruppo ha anche definito alcuni target ambientali al 2025, tra cui: l’incremento dei ricavi dei prodotti a marchio ECONYL fino al 60% sul totale dei ricavi delle fibre (a parità di perimetro); l’incremento della raccolta a 35.000 tonnellate annue di scarti post consumo per la creazione di nuovi materiali riciclati; la riduzione dei consumi idrici di un 30% rispetto ai consumi del 2018.

Giulio Bonazzi, presidente e Ad di Aquafil, ha aggiunto: “Il 2022, dopo gli incrementi dei prezzi di vendita attuati per recuperare gli aumenti di costo sorti nel quarto trimestre del 2021, si è aperto in modo positivo ed in linea con le nostre previsioni. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha però modificato lo scenario di riferimento con una situazione di forte instabilità che avrà conseguenze certamente negative sulla crescita economica mondiale e soprattutto sui mercati europei”.