Il conflitto russo-ucraino sta provocando grande incertezza e criticità nei rapporti internazionali tra tutte le parti direttamente e indirettamente coinvolte nel conflitto. Lo stato di guerra sul territorio Ucraino e le rigide sanzioni economiche imposte alla Russia precludono certamente, nel breve termine, scambi commerciali in queste aree.
È quanto si legge nel comunicato sui risultati 2021 diffuso da El.En, in cui la società sottolinea che lo scorso anno il fatturato del Gruppo destinato a queste aree non ha comunque raggiunto il 2% del volume d’affari consolidato. Il Gruppo conta altresì di poter ovviare al calo di vendite che dovrà essere registrato in queste aree con il miglior andamento nel resto del mondo.
“Anche se gli effetti della pandemia continuano ad influenzare fortemente la vita delle persone, i mercati si sono consolidati ed abbiamo ricevuto dai nostri clienti un volume di ordini record. Lo scoppio della guerra in Ucraina ha introdotto un nuovo importante fattore di incertezza proprio nel momento in cui si iniziava ad intravedere l’uscita dal periodo afflitto dal Covid”.
“Nel 2021 le vendite verso le aree più direttamente coinvolte nel conflitto hanno rappresentato meno del 2% del fatturato consolidato, rilevante soprattutto per il settore medicale-estetico e per la fisioterapia. Segnaliamo che agli effetti diretti del conflitto, l’incerta evoluzione delle relazioni internazionali potrebbe aggiungerne altri di indiretti, tra questi l’ulteriore rincaro dei costi di materie prime ed energia”.