Il Cda di Elica ha approvato il bilancio 2021, che evidenzia ricavi consolidati pari a 541,3 milioni (+19,6% rispetto al 2020; +20,6% a perimetro e cambi costanti).
I risultati dello scorso esercizio erano già stati esaminati in via preliminare lo scorso mese di febbraio e oggi vengono confermati ufficialmente.
L’Ebitda normalizzato, considerando gli effetti straordinari relativi all’esecuzione del piano 2021/2023 che prevede la riorganizzazione industriale dell’area Cooking, per 14,3 milioni, l’accordo di non concorrenza siglato con il precedente Amministratore Delegato e oneri straordinari di ristrutturazione per complessivi 2,5 milioni, oltre a ulteriori 1,8 milioni relativi a operazione di M&A incluso il progetto carve out ramo motori e nuova legal entity motori, si fissa a 57,1 milioni (+35,3% a/a),
L’Ebit normalizzato, che oltre agli effetti sopra elencati sull’Ebitda, considera oneri straordinari di ristrutturazione per complessivi 3,7 milioni legati alla riorganizzazione del modello di business in Cina e alla riorganizzazione industriale dell’area Cooking rispettivamente per 1,8 e 1,9 milioni, sale a 32,3 milioni (15,9 milioni nel 2020), con un
margine sui ricavi al 6% (3,5% nel 2020).
L’utile netto totale normalizzato aumenta a 21,3 milioni da 8,5 milioni, di cui 15,9 milioni di pertinenza del gruppo (2,6 milioni nel 2020).
Il Gruppo conferma i pillars indentificati a supporto della strategia:
– Crescita organica attesa nel 2022 (~5-6%) in uno scenario di domanda di mercato
leggermente positiva.
– Prioritario per il Gruppo l’impegno nella creazione di valore nonostante uno scenario delle materie prime ancora critico, sia in termini di disponibilità che di inflazione.
– Proseguire il miglioramento della posizione finanziaria netta per sostenere gli investimenti
in capacità produttiva, innovazione e le eventuali opportunità di M&A.
Elica, auspicando una rapida soluzione diplomatica al conflitto in essere, monitora
quotidianamente il contesto geopolitico e la situazione in Russia per valutare i potenziali
effetti futuri. L’esposizione al mercato russo è limitata per Elica, circa il 2% dei ricavi
stimati, inoltre il magazzino in quel mercato consente una visibilità sulle vendite di circa 3
mesi. Infine, i contratti di vendita ai distributori locali sono indicizzati alle fluttuazioni del
Rublo rispetto all’Euro.