Landi Renzo – L’ampliamento del perimetro spinge i ricavi del gruppo a 242 mln nel FY 2021

Il Cda ha approvato il bilancio 2021, i cui risultati economici consolidati non risultano direttamente confrontabili rispetto a quelli del 2020 a seguito:
– del consolidamento integrale dal mese di maggio 2021 dei risultati del Gruppo SAFE&CEC (settore Clean Tech Solutions), grazie alla modifica dei patti parasociali che ha conferito a Landi Renzo una maggiore autonomia decisionale, consentendole l’esercizio del controllo ai sensi dei principi contabili internazionali (IFRS 10);
– dell’acquisizione nel mese di agosto 2021 del 49% di Metatron (successivamente incrementato nel febbraio 2022 fino al 73%), che in base agli accordi in essere hanno permesso il consolidamento ai sensi dei principi contabili internazionali (IFRS 10).

Nel 2021 il gruppo ha registrato ricavi pari a circa 242 milioni, aumentati del 69,9% rispetto al 2020; a parità di perimetro, l’incremento sarebbe stato pari al 17,1%.

I ricavi del settore Green Transportation, pari a 172,9 milioni, includono 6,1 milioni riconducibili a Metatron per il periodo agosto-dicembre 2021.

L’Ebitda adjusted del Gruppo risulta positivo per 14,6 milioni (pari al 6% dei ricavi), rispetto a 8 milioni del 2020 (5,6 % dei ricavi).

L’Ebitda è positivo per 12,6 milioni (positivo per 6,7 milioni del 2020) e include costi non ricorrenti per circa 2 milioni (erano 1,4 milioni l’anno precedente).

L’Ebit è negativo per 2,9 milioni (vs negativo per 5,5 milioni), dopo aver contabilizzato ammortamenti e riduzioni di valore per 15,6 milioni (erano 12,2 milioni nel 2020), di cui 3,1 milioni dovuti all’applicazione dell’IFRS 16 – Leasing (vs 2,2 milioni).

Il risultato netto di pertinenza del gruppo e dei terzi al 31 dicembre 2021 riporta un utile di 0,5 milioni, a fronte di una perdita di 7,8 milioni del 2020; il risultato netto del gruppo evidenzia un deficit di circa 1 milione (vs 7,7 milioni del 2020).

A fine anno 2021l’indebitamento finanziario netto si esprime in 133,5 milioni (era 72,9 milioni a fine anno 2020, di cui 12,8 milioni dovuti all’applicazione del principio contabile
internazionale IFRS 16 – Leasing, 0,1 milioni al fair value degli strumenti finanziari derivati e 25,4 milioni riferiti al debito residuo per l’acquisizione del Gruppo Metatron.

Senza considerare gli effetti derivanti dall’applicazione di tale principio contabile, del fair value degli strumenti finanziari derivati e del debito residuo per acquisizione di partecipazioni, l’indebitamento finanziario netto sarebbe pari 95,1 milioni, di cui 4 milioni riconducibili al settore Clean Tech Solutions e 91,1 milioni al settore Green Transportation.

Il Management prevede che l’esercizio 2022 abbia prospettive più positive rispetto al 2021, anche in virtù di importanti segnali di ripresa sul canale After Market e un portafoglio ordini significativo nella Business Unit Infrastructure, guidato dalla crescita del biometano e dell’idrogeno.

Con riferimento al contesto geopolitico, ad oggi, sulla base delle informazioni disponibili non vi sono particolari criticità da segnalare, ponendo attenzione e valutando quelli che saranno i prossimi sviluppi del conflitto in Ucraina ed i relativi impatti.