Mercati Usa – Avvio in rialzo con spiraglio colloqui Russia-Ucraina

Partenza positiva a Wall Street, in scia ai possibili progressi nei negoziati tra Russia e Ucraina e in attesa delle decisioni della riunione della Federal Reserve. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna l’1,3%, lo S&P 500 l’1% e il Dow Jones lo 0,95%.

Un consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha definito i colloqui “difficili”, ma ha anche aperto ad un compromesso, mentre Putin sostiene che l’Ucraina non sia “seria” nel risolvere il conflitto.

Un portavoce del Cremlino ha però dichiarato che la proposta ucraina di diventare un paese neutrale mantenendo le proprie forze militari “potrebbe essere vista come una sorta di compromesso”, alimentando l’ottimismo su una possibile soluzione dei negoziati.

Il sentiment dei mercati è sostenuto anche dall’impegno del governo di Pechino a supportare maggiormente l’economia domestica e dai progressi nel confronto con gli Stati Uniti sulle regole per le società cinesi quotate a Wall Street.

Il tutto in attesa questa sera dell’esito della riunione della Fed, che dovrebbe annunciare un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base, il primo dal 2018, per contrastare l’inflazione, con gli investitori in cerca di indicazioni sul ritmo degli interventi previsti nel 2022.

L’istituto di Washington è atteso avviare un ciclo di strette quest’anno, sebbene lo scoppio della crisi Ucraina ponga da un lato un rischio per la crescita globale e dall’altro per un ulteriore aumento delle pressioni sui prezzi, rendendo più complicato il percorso della politica monetaria.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito a 1,099 e il dollaro/yen stabile a 118,3 in prossimità dei massimi da cinque anni.

Tra le materie prime rimbalzo delle quotazioni del greggio dopo la discesa delle ultime sedute con il Brent (+1,1%) a 101 dollari e il Wti (+1,5%) a 97,9 dollari, mentre l’Aie ha avvisato che l’output della Russia potrebbe crollare del 25% il prossimo mese.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano sale di due punti base al 2,16%, sui massimi da luglio 2019, e quello del biennale di un punto base all’1,86%.