Il gruppo Mondadori ha chiuso il 2021 con ricavi in crescita a 807,3 milioni (+8,5%), grazie all’evoluzione positiva che ha caratterizzato in generale tutte le aree di business e, in particolare, l’area libri e l’area retail che hanno particolarmente beneficiato del dinamismo del mercato del libro.
I ricavi dell’area libri sono aumentato a 465 milioni (+9,9%), il fatturato dell’area retail è salito a 173,9 milioni (+13,1%), mentre il giro d’affari dell’area media è cresciuto a 206,6 milioni (+4,5%).
L’Ebitda si è attestato a 91,1 milioni (+7,7%), mentre al netto delle componenti non ricorrenti l’Ebitda adjusted è stato pari a 105,7 milioni (+7,8%), in miglioramento grazie anche alle azioni di contenimento dei costi operativi e di struttura intraprese dal gruppo.
L’Ebit è ammontato a 45,2 milioni (14,8 milioni nel 2020), beneficiando anche del calo degli ammortamenti (-6,1% a 25,1 milioni) e, soprattutto delle svalutazioni (-74,3% a 7,4 milioni).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 44,2 milioni (4,5 milioni nel 2020).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2021 liquidità finanziaria netta per 37,4 milioni, non considerando gli effetti dell’acquisizione di D Scuola, inclusi i quali l’indebitamento finanziario netto si attesta a 94,8 milioni (debito netto per 14,8 milioni a fine 2020). Includendo gli effetti dell’IFRS16, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 179,1 milioni (97,6 milioni al 31 dicembre 2020).
Il positivo profilo economico ed evolutivo e l’ulteriore miglioramento della performance economica e della capacità di generazione di cassa, trasmettono un quadro di grande solidità del gruppo e consentono di guardare con accresciuto ottimismo ai risultati conseguibili nel nuovo esercizio nonostante le recenti sfide poste dall’incremento dei prezzi relativi ai consumi energetici e all’acquisto di materie prime, in primis la carta
Da un punto di vista strategico, la società proseguirà il percorso di rafforzamento del core business e quindi della propria leadership nell’area Libri, aumentandone la rilevanza ed incidenza sul complesso delle attività.
Tale percorso vedrà il gruppo sia espandersi in senso orizzontale attraverso l’ingresso in nuovi segmenti del settore dell’editoria libraria, o adiacenti ad esso, sia proseguire e consolidare il processo di integrazione verticale avviato con le recenti operazioni di acquisizione in ambito di promozione e distribuzione libraria.
Parallelamente, il gruppo continuerà il percorso di sviluppo delle proprie competenze e della propria offerta in ambito digitale, nonché di razionalizzazione delle attività non strategiche.
Da un punto di vista operativo, gli obiettivi economico-finanziari del gruppo che seguono sono riferiti a un perimetro che include le operazioni concluse nel 2021, e, quindi, il consolidamento di D Scuola e il deconsolidamento delle attività riferite alle testate cedute; tali previsioni non includono invece gli eventuali impatti negativi derivanti dall’attuale contesto di instabilità geopolitica e si basano sull’assenza di rilevanti cambiamenti nell’evoluzione dell’emergenza sanitaria e di conseguenti ulteriori discontinuità e rallentamenti nelle attività economiche e nei consumi a livello globale.
Alla luce del contesto di riferimento, per l’esercizio 2022 è ragionevole stimare ricavi in crescita mid-single digit e un Ebitda adjusted in incremento di oltre il 20 per cento. A perimetro omogeneo, queste stime si tradurrebbero in una top line e in una marginalità in crescita low single-digit, a conferma del continuo impegno di contenimento dei costi volto anche a compensare nell’esercizio 2022 l’impatto negativo derivante dall’incremento dei costirelativi alle materie prime e ai consumi energetici.
Il risultato netto dell’esercizio 2022 è previsto in crescita double-digit, nonostante il venire meno della rilevante componente fiscale, pari a circa 19 milioni, che ha avuto un impatto positivo sull’utile netto del 2021, anche grazie a oneri non ricorrenti significativamente inferiori rispetto a quelli registrati nell’esercizio 2020.
Nel 2022 il gruppo è atteso confermare la significativa capacità di generazione di cassa evidenziata negli ultimi esercizi:
- il cash flow ordinario è ragionevole che si collochi sostanzialmente in linea con il dato del 2021 per effetto, da una parte, del contributo positivo di D Scuola, e, dall’altra, di un incremento “one-off” degli investimenti del gruppo derivante in ambito scolastico, dal rafforzamento e arricchimento dell’offerta e del catalogo editoriale; nell’area retail, dal progetto di rinnovo del flagship store di piazza Duomo a Milano, che vedrà la luce nella seconda parte dell’anno;
- tale previsione consente di stimare per l’esercizio 2022 un free cash flow, prima della distribuzione del dividendo ma al netto delle previsioni di uscite di cassa relative alle operazioni straordinarie già annunciate, nell’intorno di 40/45 milioni, e un indebitamento finanziario netto di gruppo (IFRS16) inferiorea 1,1x l’Ebitda adjusted (0,6x ante IFRS16).
La solidità finanziaria raggiunta consente di continuare il virtuoso percorso di sviluppo, in particolare nel business dei libri, anche attraverso operazioni di M&A: pertanto il gruppo continuerà, anche nell’esercizio in corso,a perseguire, in maniera convinta e attiva, ulteriori opportunità di crescita per acquisizioni.
Dopo oltre 10 anni, il gruppo ha visto il ritorno a solide condizioni per una rinnovata politica di remunerazione degli azionisti, con l’obiettivo, per il prossimo triennio, di una distribuzione del 40% del cash flow ordinario annuo, mantenendo un floor minimo pari al dividend per share del 2021.
In tale periodo il cda, nel proporre la distribuzione all’assemblea, prenderà comunque in considerazione il quadro macro-economico generale, gli eventuali business plan e i fabbisogni di investimento, nonché i flussi di cassa attesi che influenzeranno la struttura patrimoniale e finanziaria del gruppo.