Openjobmetis – La gestione operativa migliora e supera i livelli pre-Covid nel FY 2021

Nel 2021 i ricavi si sono attestati a 720,8 milioni, in crescita del 39,4% rispetto al 2020, una dinamica che ha beneficiato della ripresa significativa rispetto all’anno precedente.

A parità di perimetro, escludendo l’acquisizione di “Quanta”, il fatturato risulta pari a 655,1 milioni (+26,7%).

Il recupero del giro d’affari è stato completo rispetto ai periodo pre-Covid: nello specifico, l’attività Somministrazione del personale ha riportato un +38,4% rispetto al 2020 e +26,8% rispetto al 2019, Ricerca e Selezione +83,1% rispetto al 2020 e +62,3% rispetto al 2019 e ricavi per altre attività + 111,8% rispetto al 2020 e + 68,4% rispetto
al 2019.

Infine, performance in miglioramento della controllata Family Care – Agenzia per il
lavoro focalizzata nella somministrazione di assistenti a persone anziane e non autosufficienti, i cui ricavi sono cresciuti 28,3% per cento.

Il Primo margine di contribuzione del Gruppo si è fissato a 89,2 milioni (+40,1% a/a), con un’incidenza sui ricavi pari al 12,4% (vs 12,3% nel 2020), grazie alla ripresa dei servizi ad alta marginalità che avevano subito particolari ripercussioni negative durante le fasi più acute della pandemia a causa della necessità di essere erogati in presenza.

L’Ebitda si attesta a 23,5 milioni (+58,3%); escludendo l’acquisizione di “Quanta” sarebbe stato pari a 22,9 milioni (+53,7%). L’Ebitda margin sale al 3,3% dal 2,9% del 2020. L’Ebitda rettificato è pari a 25,5 milioni (+66,7%).

L’Ebit segna un progresso dell’83,6% a 15,2 milioni; escludendo l’acquisizione di “Quanta” si sarebbe attestato a 15,9 milioni (+91,6%).

L’utile netto segna una contrazione del 54,7% a 10,7 milioni; nell’esercizio 2020 la Società aveva usufruito della possibilità di riallineare il valore fiscale dell’avviamento, come previsto dal DL 104/2020, art. 110 commi 8 e 8bis, con un effetto positivo sulle imposte sul reddito per complessivi 18 milioni.

L’indebitamento finanziario netto aumenta a 44,5 milioni da 17,4 milioni a fine anno 2020, scontando, tra l’altro, circa 16,5 milioni assorbiti dall’attività di investimento; al netto dell’operazione di integrazione di Quanta, l’indebitamento netto sarebbe stato pari a 14,4 milioni.

Il Cda propone agli azionisti, a valere sull’utile dell’esercizio 2021, la distribuzione di un dividendo di 0,31 euro per ogni azione avente, sino ad un massimo di 4,2 milioni, in pagamento dall’11 maggio 2022, con stacco della cedola il 9 maggio e record date il 10 maggio 2022.