Tamburi – Utile netto pro-forma per 127,9 mln nel 2021

Tamburi Investment Partners (TIP) ha chiuso il 2021 con ricavi generati dall’attività di advisory per 6,3 milioni (+44,3% a/a).

I costi operativi sono aumentati a 53,8 milioni (15,5 milioni nel 2020), per effetto delle remunerazioni degli amministratori esecutivi e dell’assegnazione di 3.500.00 stock option come previsto dal piano di incentivazione 2014/2021, ora esaurito. L’’incremento degli altri costi è stato correlato agli oneri sostenuti per la finalizzazione delle operazioni del periodo.

Il risultato operativo ha pertanto registrato un peggioramento rispetto al periodo di confronto, rimanendo negativo per 47,5 milioni (-11,1 milioni nel 2020).

I proventi finanziari pro-forma si sono attestati a 138,7 milioni (64,1 milioni nel periodo di confronto), mentre gli oneri finanziari sono ammontati a 19,6 milioni (18 milioni nel 2020).

I proventi finanziari pro-forma del periodo hanno beneficiato di plusvalenze di circa 99,5 milioni realizzate sul disinvestimento della partecipazione detenuta in Prysmian, e dell’incasso di dividendi per 9,3 milioni, di cui 2,7 milioni straordinari erogati da Fca e il dividendo in natura costituito da 24.692 azioni Faurecia, il cui controvalore alla data della distribuzione era di circa 1,1 milioni.

Gli altri proventi finanziari comprendono principalmente interessi attivi e plusvalenze su obbligazioni per 6,6 milioni, variazioni di fair value di investimenti a breve termine in azioni quotate e plusvalenza realizzate per 1,5 milioni, differenze cambio attive per 3,2 milioni e variazioni positive di valore di strumenti derivati per 2,6 milioni.

Gli oneri finanziari si riferiscono principalmente agli interessi maturati sul bond emesso per 7,7 milioni, variazioni negative di valore di strumenti derivati per 6 milioni, minusvalenze su obbligazioni per 4 milioni e altri interessi per 1,8 milioni.

La quota di risultato delle partecipazioni collegate ammonta a 58,9 milioni, grazie ai risultati positivi di IPGH, controllante del gruppo Interpump, ITH, controllante del gruppo Sesa, OVS, Roche Bobois, BE, Beta Utensili, Elica, in parte compensati da quelli negativi fatti registrare da Alpitour.

La quota di risultato delle partecipazioni collegate include i risultati del secondo, terzo e quarto trimestre di Beta Utensili e di Sant’Agata (controllante del gruppo Chiorino), a seguito dell’operazione, finalizzata in aprile, con cui TIP ha acquisto il 70,71% delle azioni di TIPO, unitamente al 14,18% di Beta Utensili, e dal 41,58% delle quote di Betaclub.

Con quest’operazione, TIP è arrivata a detenere (direttamente e indirettamente) il 48,99% di Beta Utensili e il 20% di Sant’Agata, mentre TIPO e Betaclub sono state poi fuse per incorporazione in TIP nel mese di dicembre. L’esborso complessivo per l’operazione è stato di circa 134,5 milioni.

L’esercizio si è chiuso con un utile netto pro-forma di 127,9 milioni (36,4 milioni nel 2020).

Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2021 il patrimonio netto è pari a 1.259,1 milioni (1.069,7 milioni al 31 dicembre 2020).

Al 31 dicembre 2021, le attività del gruppo TIP ammontavano, ai valori di mercato alla data per le società quotate, a circa 2,6 miliardi, a fronte di poco più di 1 miliardo dei relativi valori di carico. Considerando l’effetto dei club deal promossi da TIP, il valore di mercato degli investimenti effettuati supera i 5 miliardi. Globalmente, nell’anno, il gruppo TIP ha effettuato investimenti in equity per 330 milioni, che salgono a circa 400 milioni con l’effetto dei club deal e disinvestimenti diretti per 350 milioni.

Le previsioni economiche per il prossimo esercizio sono condizionate da un lato ancora in parte dai tempi e dalle modalità di superamento della pandemia, che ad oggi paiono procedere bene ma che mantengono ancora margini di incertezza, e, dall’altro, principalmente dagli eventi globali: in primis dall’evoluzione della crisi Ucraina, che può ulteriormente condizionare sia i mercati che le prospettive delle aziende.

Inoltre, le difficoltà logistiche, l’incremento dei prezzi dell’energia, il reperimento di personale specializzato e la carenza/aumento dei costi di molte materie prime dovranno essere attentamente monitorati e gestiti.

TIP e le sue partecipate hanno saputo affrontare gli ultimi anni facendo leva sulle proprie qualità peculiari, segnatamente:

  • il portafoglio partecipazioni di TIP è oggettivamente composto sia da aziende leader mondiali, europee e italiane, la cui forza in termini di posizionamento ha finora permesso un contenimento degli effetti negativi e una velocità di ripresa e di crescita ben superiori alle medie dei relativi mercati, sia da società innovative, orientate e proiettate verso un’economia sempre più digitale, sempre più sensibile alle tematiche ESG e, pertanto, molto attente alle più recenti evoluzioni;
  • il livello di indebitamento di quasi tutte le società in cui TIP detiene una quota è molto limitato, e, pertanto, anche sotto tale punto di vista, il livello di rischiosità è assai basso;
  • TIP dispone di liquidità immediatamente utilizzabili.

Data la tipologia di attività di TIP non è, comunque, facilmente prevedibile l’andamento economico dell’esercizio in corso. I risultati del 2022 dipenderanno dalle dinamiche dei mercati, del contesto mondiale e dalle opportunità concrete che si manifesteranno nel futuro. I budget 2022 delle aziende, sia partecipate chepotenziali target, sono al momento ancora positivi anche rispetto al 2021.