Nel 2021 E.ON ha registrato un EBITDA adjusted di 7,9 miliardi, in crescita di un miliardo rispetto al 2020 (+14,5% a/a).
Il driver di crescita è stato il segmento Customer Solutions, il cui EBITDA è aumentato del 45% a 1,5 miliardi, in parte grazie alla riuscita ristrutturazione delle sue attività nel Regno Unito. In crescita a doppia cifra anche l’EBITDA della bu Energy Infrastructure Solutions, aumentato del 40% a 480 milioni.
E.ON ha registrato un utile netto adjusted di 2,5 miliardi, il 53% in più rispetto al 2020 e 100 milioni al di sopra del limite superiore dell’intervallo di previsione fornito dalla società lo scorso autunno.
Il debito economico netto è diminuito di quasi 2 miliardi da fine 2020 a 38,8 miliardi al 31 dicembre 2021.
E.ON ha pubblicato le previsioni per il 2022 con l’avvertenza che l’impatto a breve e lungo termine della guerra in Ucraina sulle performance aziendali non può essere completamente stimato al momento.
Nel 2022 E.ON prevede di registrare un EBITDA adjusted compreso tra 7,6 e 7,8 miliardi e un utile netto adjusted compreso tra 2,3 e 2,5 miliardi, che corrisponde a un utile per azione compreso tra 88 e 96 centesimi.
Confermata la proposta di un dividendo per il 2021 di 49 centesimi per azione, con l’obiettivo di aumentarlo fino al 5% annuo fino al 2026.
Infine, E.ON prevede di investire 5,3 miliardi nel 2022 e un totale di 27 miliardi entro il 2026. Più di tre quarti di questi investimenti saranno destinati alle reti energetiche. Una percentuale a due cifre è destinata alle soluzioni per infrastrutture energetiche.