Equita Group ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi netti consolidati pari a 90,4 milioni (+33% a/a), grazie alla crescita dell’Investment Banking, del Global Markets e dell’Alternative Asset Management.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 21,5 milioni (+76%).
A fine 2021, il patrimonio netto è pari a 99,3 milioni e la redditività media del patrimonio netto Tangibile (ROTE) si è attestata al 44 per cento.
Al 31 dicembre 2021 il gruppo, classificato tra gli intermediari di Classe 2, conferma, sulla base delle indicazioni ad oggi pervenute dagli organismi di vigilanza, il suo alto livello di patrimonializzazione superiore al 580% dei requisiti minimi di base.
Il cda proporrà la distribuzione di un dividendo pari a 0,35 euro per azione (+75%; 17,7 milioni in totale). Tale proposta rappresenta un pay-out del 75% sull’utile netto consolidato
2021 e un dividend yield del 10% circa ai prezzi correnti.
Il dividendo verrà corrisposto con le seguenti modalità:
- prima tranche: circa 0,19 euro per azione derivante da distribuzione di utili – data di pagamento 25 maggio 2022, con stacco cedola 23 maggio e record data il 24 maggio;
- seconda tranche: circa 0,16 euro per azione derivante da distribuzione di riserve – data di pagamento 23 novembre 2022, con stacco cedola il 21 novembre e record date il 22 novembre 2022.
La decisione della Società di definire un pay-out del 75% sull’utile netto 2021 permetterà di accantonare ulteriori risorse per garantire nel tempo una remunerazione interessante per gli azionisti.
La decisione di suddividere il pagamento del dividendo in due tranche è volta, invece, a dare maggiore stabilità al corso azionario del titolo durante l’anno e offrire agli azionisti un flusso di cassa distribuito nel tempo invece che concentrato in un solo momento dell’anno.
Nei primi mesi del 2022 le attività d’intermediazione in conto terzi e in conto proprio a servizio dei clienti hanno mostrato livelli di operatività interessanti grazie alla forte volatilità. Lo scoppio della guerra in Ucraina ha infatti guidato gli investitori ad adottare un approccio più cauto e di de-risking. Le forti correzioni sui mercati hanno però penalizzato le attività di trading direzionale.
Inoltre, l’incertezza sugli impatti causati dalla guerra stanno influenzando negativamente le attività legate ai mercati dei capitali a livello globale, Ipo ed emissioni di bond in primis, nonchè le attività di M&A.
Prosegue invece il marketing di nuovi prodotti di Alternative Asset Management e si conferma la volontà di chiudere la raccolta di Equita Private Debt Fund II nella prima metà del 2022 e la raccolta di Equita Smart Capital – ELTIF entro la fine dell’anno.
Il risultato economico, finanziario ed operativo del gruppo nel 2022 sarà influenzato dall’andamento dei mercati finanziari, dall’evolversi del contesto geopolitico globale e dall’andamento dell’economia italiana in generale.
Equita continuerà a focalizzarsi su una strategia di diversificazione dei prodotti e dei servizi in tutte le aree di business, con l’obiettivo di proseguire nel suo percorso di crescita, e nel processo di integrazione della sostenibilità all’interno del modello di business, così come anche indicato dai target del nuovo business plan triennale “Equita 2024” .
Con riferimento alla guerra tra Russia e Ucraina, si segnala che il Gruppo risulta esposto indirettamente per un ammontare inferiore a 200 mil euro e che non sono presenti rapporti con creditori e/o partner commerciali operanti nei paesi coinvolti dal conflitto.