Oil & Gas (-1%) – Seduta volatile per il greggio

Chiusura in rialzo per le borse europee, che hanno beneficiato dei segnali di progressi nelle trattative tra Russia e Ucraina in una seduta vissuta nell’attesa dell’esito della riunione della Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +3,3% a 24.284  punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -1%, rispetto al -0,5% del corrispondente indice europeo.

Ancora volatili le quotazioni del greggio dopo il tonfo dei giorni precedenti in scia alle preoccupazioni per i nuovi lockdown in Cina, in un contesto che rimane condizionato anche dalle notizie sul fronte ucraino.

Un portavoce del Cremlino ha dichiarato che la proposta ucraina di diventare un paese neutrale mantenendo le proprie forze militari “potrebbe essere vista come una sorta di compromesso”, alimentando l’ottimismo su una possibile soluzione dei negoziati.

In precedenza, l’Agenzia internazionale dell’energia aveva mandato messaggi contrastanti al mercato. L’Aie ritiene che l’output russo potrebbe crollare del 25% il prossimo mese, riducendo però al tempo stesso le stime sulla domanda per quest’anno in conseguenza ai prezzi elevati.

Il petrolio ha sperimentato uno dei periodi più tumultuosi di sempre, con lo scoppio della guerra in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia che hanno innescato forti fluttuazioni dei prezzi che hanno spinto la volatilità a livelli record.

Tra le big del comparto ancora in calo Tenaris (-1,5%), mentre ha chiuso in positivo Saipem (+0,9%). In ribasso Eni (-1,2%), in attesa domani della presentazione del nuovo piano strategico quadriennale.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni rimbalzo di Saras (+2,5%), con gli acquisti che hanno premiato anche Maire Tecnimont (+2,9%).