Il Cda di Recordati ha approvato il bilancio 2021 che conferma i dati preliminari annunciati lo scorso 24 febbraio.
Numeri da cui sono emersi ricavi netti consolidati in crescita del 9,1% a 1.580,1 milioni (+11,4% a cambi costanti).
L’EBITDA è aumentato del 5,8% a 602,3 milioni mentre l’EBIT è salito del 4,5% a 490,2 milioni.
L’esercizio si è chiuso con un utile netto in crescita del 8,7% a 386 milioni. Su base rettificata la crescita è stata del 3,5% a 424,6 milioni.
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 736,5 milioni in calo rispetto a 865,8 milioni al 31 dicembre 2020.
Lo scorso 24 febbraio la società ha comunicato le seguenti previsioni sul 2022 : ricavi compresi tra 1.720 e 1.780 milioni, EBITDA tra 630 e 660 milioni e utile netto rettificato tra 450 e 470 milioni.
Questi obiettivi ipotizzano un contributo di EUSA Pharma di oltre 110 milioni di ricavi e circa 25 milioni di EBITDA, a partire dal secondo trimestre dell’anno. Gli oneri non ricorrenti, che non sono compresi nell’EBITDA e nell’utile netto rettificato sono stimati in 35 milioni, principalmente legati all’acquisizione ed integrazione di EUSA Pharma.
Questi obiettivi assumevano che l’acquisizione di EUSA Pharma fosse perfezionata nel secondo trimestre del 2022 e sono stati definiti prima del deterioramento del conflitto in Ucraina e della significativa svalutazione del Rublo verso l’Euro rispetto al cambio medio del mese di gennaio.
Le vendite consuntivate nel 2021 dalle consociate in Russia e Ucraina sono state rispettivamente di 77 e 15 milioni.
Nonostante la naturale resilienza del settore farmaceutico, il recente andamento operativo e la diversificazione del gruppo, Recordati segnala che “è difficile quantificare al momento i potenziali futuri impatti della crisi, stante la complessità della situazione e la sua costante evoluzione”.
“Ove appropriato, i target del 2022 saranno aggiornati sulla base della data effettiva di completamento dell’acquisizione EUSA Pharma e dell’evolversi del conflitto tra Russia e Ucraina”.
Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione agli azionisti di un dividendo di 1,10 euro (1,05 euro nel 2020), di cui a 0,57 euro (stacco cedola il 23 maggio e pagamento il 25 maggio 2022), da corrispondere a saldo dell’acconto sul dividendo dell’esercizio 2021 di 0,53 euro.