Snam – Utile netto adj. +4,6% a 1,2 mld oltre la guidance e capex +6,8% a 1,3 mld nel 2021, cedola di 0,262 euro

Il gruppo Snam ha archiviato il 2021 con ricavi totali pari a 3.297 milioni, in crescita del 19,0% rispetto all’esercizio 2020.

Al netto degli energy costs (311 milioni, in crescita da 60 milioni del 2020 principalmente per il significativo aumento del prezzo del gas naturale nella seconda metà del 2021), il fatturato totale è salito del 10,2% a 2.986 milioni, per effetto dei maggiori ricavi regolati e dei maggiori ricavi dei nuovi business con riferimento, in particolare, all’efficienza energetica.

L’Ebitda adjusted è migliorato del 2,4% a  2.250 milioni per la positiva performance del core business regolato.

Il margine operativo lordo dei nuovi business, nonostante la crescita delle attività nell’efficienza energetica, è stato impattato dalla pandemia da COVID-19 soprattutto nel settore del biometano, in considerazione della maggiore complessità autorizzativa e operativa degli impianti.

L’utile netto adjusted di gruppo si è fissato a 1.218 milioni, in aumento del 4,6% per
effetto della performance operativa, della crescita del contributo delle società
partecipate e della continua ottimizzazione della gestione finanziaria, con un costo
del debito lordo allo 0,8%.

Il risultato netto ha superato la guidance della società fissata a 1.170 milioni.

A fine anno 2021 l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 14.021 milioni da 12.892 milioni al 31 dicembre 2020, in relazione alle acquisizioni realizzate e alla crescita del capitale circolante legato allo sviluppo del business dell’efficienza energetica, oltre al
temporaneo effetto dell’attività di bilanciamento anche in relazione al forte aumento del prezzo del gas.

Gli investimenti tecnici sono aumentati del 6,8% a 1.270 milioni e si riferiscono essenzialmente ai settori trasporto (1.004 milioni) e stoccaggio di gas naturale (160 milioni). Con riferimento al core business regolato, il gruppo conferma il livello del piano investimenti annunciato per il 2021.Il Cda proporrà all’assemblea, convocata per il prossimo 27 aprile, un dividendo di 0,2620 euro per azione, di cui 0,1048 euro già distribuiti lo scorso gennaio a titolo di acconto e 0,1572 euro a saldo, in pagamento a partire dal 22 giugno 2022, con data di stacco cedola il 20 giugno. Il dividendo proposto e in crescita del 5% rispetto al 2020, in linea con le previsioni del piano strategico 2021-2025.

Per il 2022 la guidance sull’utile netto adjusted è confermata a circa 1,1 miliardi.

In relazione alla crisi Russia-Ucraina, Snam ricorda di non essere attiva nel mercato russo e di non detenere partecipazioni, anche in joint-venture, con società russe.

Il core business di Snam si basa sul riconoscimento di ricavi regolati (trasporto, rigassificazione e stoccaggio) ancorati a contratti di capacità, con una sensibilità trascurabile ai volumi. Le controparti commerciali per accedere all’erogazione dei relativi servizi prestati da Snam devono presentare idonee garanzie finanziarie o, in alternativa, detenere rating creditizio rilasciato dalle principali agenzie di rating almeno pari a BBB-.

In merito alla gestione operativa delle attività ricorrenti e alla realizzazione del programma investimenti 2022, la società non registra al momento criticità riconducibili agli eventi bellici in corso.