Cellularline – Principali indicatori economici in crescita e debito netto in calo nel 2021

Cellularline ha approvato i risultati del 2021, un anno che si è chiuso con i principali indicatori economici – Ricavi delle vendite, EBITDA Adjusted e Risultato Netto Adjusted – in ripresa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie ad una graduale ripresa della domanda.

Nel dettaglio, i ricavi delle vendite ammontano a 110,6 milioni, in aumento del 5,8% rispetto al 2020.

La Linea Red, che rappresenta il core business del Gruppo attraverso la commercializzazione degli accessori per smartphone e tablet e i prodotti audio dei brand di proprietà del Gruppo, ha registrato una crescita del 2,4% a 89,2 milioni; la Linea Black, che comprende gli accessori per motociclisti a marchio Interphone, segna uno sviluppo del 14,3% a 8,1 milioni mentre la Linea Blue, dedicata alla vendita di prodotti di brand terzi in distribuzione, evidenzia un incremento dei ricavi delle vendite pari al 26,4% (a 12,8 milioni).

L’Ebitda Adjusted, pari a 16,1 milioni, risulta in crescita del 6,7% con una marginalità sulle vendite del 14,6% (14,4% nel 2020), mentre il risultato netto adjusted è passato da 5,3 a 7,4 milioni (+40,7%).

Il risultato economico d’esercizio del Gruppo dell’anno 2021 risulta negativo per 3,8 milioni (positivo per 13,9 milioni nel 2020). Tale voce è influenzata negativamente da diversi effetti non ricorrenti, di cui il principale relativo alla riduzione di valore della Customer Relationship per 7,2 milioni, mentre l’esercizio precedente aveva beneficiato della contabilizzazione degli effetti fiscali straordinari legati al riallineamento del valore fiscale a quello contabile dei marchi Cellularline e Interphone e della Customer Relationship per 16,3 milioni.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 si attesta a 37,4 milioni, in miglioramento rispetto all’anno precedente (49,0 milioni a fine 2020) grazie all’elevata generazione di cassa della gestione operativa, pari a 19,1 milioni. Il Leverage ratio scende a fine 2021 al 2,3x l’Ebitda Adjusted (3,2x nel 2020), rispettando ampiamente il covenant del finanziamento in essere

Il Cda proporrà all’assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo complessivo pari a 0,16 euro per azione da erogare in parte in contanti (0,05 euro per azione) e in parte tramite assegnazione gratuita di azioni proprie nel rapporto di 1 azione ogni 32 possedute. Il dividendo complessivo proposto è pari a 3,3 milioni e corrisponde ad un Dividend yield del 4,5%

Infine, verrà proposta all’assemblea l’autorizzazione di un nuovo Piano di Buy Back.

Nei primi due mesi dell’anno in corso la Società ha registrato una crescita a doppia cifra rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia grazie alla ripresa della domanda sia per l’effetto delle numerose azioni strategiche messe in atto dal management nel corso del 2021.

Per quanto riguarda la tendenza per i restanti mesi del 2022, questa sarà influenzata dall’evolversi della pandemia e dagli effetti che la guerra in Ucraina potrà avere sull’economia globale; al netto di eventi straordinari il management prevede un 2022 in crescita sia in termini di ricavi che di marginalità, con un’ulteriore graduale riduzione del livello di indebitamento finanziario netto.