Enel – Ebitda ord. +6,6% a 19,2 mld e investimenti +27,5% a 13 mld nel 2021, cedola di 0,38 euro (+6,1%)

Il Gruppo Enel archivia il 2021 con ricavi per 88 miliardi, in crescita del 33,3% rispetto a 66 miliardi del 2020.

Una dinamica che ha beneficiato di tutte le Linee di business, principalmente per le
maggiori quantità di energia elettrica prodotte e vendute. La variazione risente inoltre del
provento realizzato dalla cessione della partecipazione detenuta in Open Fiber. Effetti che hanno più che compensato il negativo andamento dei cambi in America Latina.

L’EBITDA ordinario sale del 6,6% a 19,2 miliardi, in linea al dato preliminare e al livello massimo della guidance.

Andamento da ricondurre principalmente ad Enel Green Power (+2% a 4,7 miliardi), per la crescita operativa dovuta alla maggiore produzione e all’entrata in funzione di nuovi impianti rinnovabili; alle Infrastrutture e Reti (7,8 miliardi), per l’aumento del margine in America Latina e per le migliori performance connesse al miglioramento nella qualità del servizio e alla digitalizzazione delle reti in Europa; nonché al citato provento realizzato con la cessione di Open Fiber.

Tali effetti hanno più che compensato i minori margini della Generazione Termoelettrica e Trading (-23,7% a 2,2 miliardi) connessi all’effetto prezzo sulle coperture, alcuni adeguamenti tariffari in Italia e Spagna, e all’andamento sfavorevole dei cambi in America Latina.

L’EBIT è pari a 7,7 miliardi, in calo del 9,2%, dopo la contabilizzazione di ammortamenti e svalutazioni aumentati del 17% a 9,9 miliardi.

Il conto economico chiude con un utile netto ordinario del Gruppo in crescita del 7,6% a 5,6 miliardi. Un incremento riconducibile all’andamento positivo della gestione operativa ordinaria e alla minore incidenza delle interessenze di terzi, che hanno più che compensato le maggiori imposte registrate principalmente per le riforme fiscali in Argentina e Colombia.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 cifra in 52 miliardi (dato in linea al preliminare), in aumento di 6,5 miliardi rispetto a fine 2020. Un incremento dovuto principalmente agli investimenti del periodo, all’acquisizione di un’ulteriore quota di partecipazione in Enel Américas e all’effetto cambi negativo, parzialmente compensati dai positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa, l’emissione di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo e la cessione della partecipazione detenuta in Open Fiber.

Gli investimenti balzano del 27,5% a 13 miliardi. Crescono principalmente le risorse per Infrastrutture e Reti (+34,5%, il 40,7% del totale), Enel Green Power (+22,3%, il 43,6% del totale), Mercati finali (+39,8%, il 4,9% del totale) ed Enel X (+21,1%, il 2,8% del totale).

Il Cda proporrà all’assemblea del prossimo 19 maggio un dividendo complessivo per l’intero esercizio 2021 di 0,38 euro per azione (di cui 0,19 euro già corrisposti quale acconto a gennaio 2022), in crescita del 6,1% rispetto al dividendo complessivo di 0,358 euro riconosciuto per l’intero esercizio del 2020.

Nel novembre 2021, il Gruppo ha presentato il nuovo Piano Strategico 2022-2024. Il management prevede che nel 2024 l’EBITDA ordinario raggiunga i 21,0-21,6 miliardi e l’utile netto ordinario cresca a 6,7-6,9 miliardi. Gli azionisti riceveranno un dividendo per azione fisso previsto in aumento del 13% dal 2021 al 2024, fino a raggiungere 0,43 euro/azione.