Luciano Cirinà, candidato da Francesco Gaetano Caltagirone come Ceo di Generali in diretta competizione con l’attuale amministratore delegato Philippe Donnet (candidato dal cda uscente), avrebbe chiesto l’aspettativa dal ruolo di capo dell’Est Europa del gruppo.
L’indiscrezione viene riportata da Il Sole 24 Ore, che riporta anche la smentita del gruppo assicurativo, parlando anche di una questione di tempi tecnici. Secondo il quotidiano, non è da escludere che si possa trovare una soluzione per un’uscita definitiva.
Nel frattempo, il 29 aprile, giorno in cui si terrà l’assemblea per il rinnovo del cda, si avvicina, e sia il board uscente che Caltagirone (azionista con il 7,98% del capitale) hanno alzato il velo sulle rispettive liste da presentare in vista dell’appuntamento.
Per fornire un quadro più chiaro al mercato, adesso si resta in attesa di conoscere le linee guida alla base del progetto industriale che ha in mente Caltagirone, dato che l’attuale management ha alzato il velo sulla strategia lo scorso dicembre.
Alla strategia dell’imprenditore romano sono particolarmente interessati gli altri soci privati, a partire da Leonardo Del Vecchio e la Fondazione Crt in primis, che hanno valutazioni in corso sulla lista presentata dallo stesso Caltagirone.
Sempre in vista dell’assemblea, secondo indiscrezioni riportate da La Repubblica, la lista di Assogestioni si farà, ma difficilmente avrà un posto in consiglio, citando Roberto Perotti tra i quattro possibili candidati.
