Interpump – Conferma risultati 2021, proposto aumento dividendo a 0,28 euro

Il Consiglio di Amministrazione di Interpump Group ha approvato i risultati 2021, confermando i dati preliminari già comunicati al mercato lo scorso 14 febbraio.

Nel dettaglio, i ricavi sono cresciuti del 23,9% a 1,6 milioni, l’Ebitda del 29,1% a 380 milioni e l’utile netto normalizzato del 47,5% a 216 milioni. L’indebitamento finanziario netto è aumentato a 495 milioni dai 270 milioni al 31 dicembre 2020, con un free cash flow di 134 milioni dopo investimenti per 107 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti di approvare la distribuzione di un dividendo pari a 0,28 euro per azione (0,26 euro nell’esercizio precedente). Il dividendo, se approvato, andrà in pagamento il prossimo 25 maggio 2022, con data stacco della cedola il 23 maggio 2022 (record date 24 maggio 2022).

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, l’avvio del 2022 sembra confermare il proseguimento dei trend positivi evidenziati nel 2021 anche alla luce della significativa crescita della domanda dopo l’ottima performance dell’anno precedente, con risultati sostenuti anche dalla capacità di attuare politiche di pricing che dovrebbero poter consentire di contenere le pressioni sui costi esercitate dalle spinte inflazionistiche.

Nonostante le attese di crescita economica per il futuro siano positive e Interpump ritenga di poter continuare a esprimersi sugli abituali livelli di eccellenza, persistono ancora vari fattori di incertezza per il breve periodo, anche a fronte delle perduranti spinte inflazionistiche alimentate dalle discontinuità delle catene di approvvigionamento, dall’andamento crescente dei prezzi delle materie prime e dell’energia oltre che alla evoluzione della pandemia.

Le crescenti tensioni geopolitiche e gli impatti negativi derivanti dal conflitto militare in Ucraina, sebbene il Gruppo Interpump sia direttamente esposto verso i paesi coinvolti nel conflitto in misura molto limitata, rappresentano comunque un ulteriore elemento di instabilità e di conseguenti discontinuità e nelle attività economiche globali.