Oil & Gas (+2,4%) – Nuovo rally del greggio, in luce Saipem (+4,1%)

Chiusura debole per le borse europee, all’indomani dell’inizio del ciclo di rialzi dei tassi di interesse da parte della Fed e dopo la smentita sui progressi nei negoziati di pace tra Russia e Ucraina.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,7% a 24.123 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +2,4%, rispetto al +1,3% del corrispondente indice europeo.

Decisa rimonta delle quotazioni del greggio dopo le perdite dei giorni precedenti, in un contesto che si mantiene estremamente volatile in cui gli investitori continuano a valutare gli sviluppi sul fronte ucraino e i nuovi lockdown in Cina.

Le delegazioni di Kiev e Mosca hanno definito ancora lontano un accordo che consenta almeno un cessate il fuoco. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito i passi avanti nei colloqui di pace, incolpando l’Ucraina di rallentare i negoziati.

Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, il conflitto ha un forte impatto sulla produzione russa, prevedendo che tre milioni di barili al giorno di prodotti petroliferi e greggio russo potrebbero essere esclusi dall’offerta di aprile.

La contrazione dell’offerta sarebbe ben superiore al calo previsto della domanda in seguito all’aumento dei prezzi, stimato a un milione di barili al giorno, si legge nel report pubblicato mercoledì dall’Aie.

Gli investitori monitorano inoltre la recrudescenza del Covid in Cina, il principale importare di petrolio al mondo. I livelli di congestione del traffico a Shanghai sono inferiori di oltre un terzo rispetto allo scorso anno, con delle restrizioni alla mobilità anche nell’hub manifatturiero di Shenzhen e nella provincia di Jilin.

Intano Morgan Stanley ha alzato di 20 dollari le attese per il prezzo del Brent nel terzo trimestre del 2022, a 120 dollari il barile, stimando un calo della produzione russa intorno a 1 milione di barili al giorno a partire da aprile.

Tra le big del comparto il rally del greggio spinge il rimbalzo di Eni (+2,7%) e Tenaris (+3,7%). Bene anche Saipem (+4,1%) dopo essersi aggiudicata un nuovo contratto da 325 milioni di dollari in Norvegia.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in evidenza Saras (+5%), mentre ha chiuso in ribasso Maire Tecnimont (-0,6%).