Terna – Ebitda +2,4% a 1,9 mld e investimenti +12,6% a 1,5 mld nel 2021, cedola di 29,11 cent. (+8%)

Il Gruppo Terna archivia il 2021 con ricavi pari a 2,6 miliardi, in aumento 4,6% rispetto al 2020.

Un risultato dovuto principalmente al maggiore fatturato delle Attività Regolate legato allo sviluppo della rete (+5% a 2,3 miliardi, l’86,5% del totale), unito all’apporto delle Attività Non Regolate (+3% a 251 milioni, il 13,5% del totale), che riflette i positivi risultati del Gruppo Tamini e del Gruppo Brugg.

L’EBITDA cresce del 2,4% a 1,9 miliardi, principalmente per un miglior risultato delle Attività Regolate, che riflettono l’incremento del perimetro degli asset gestiti.

L’EBIT sale del 2% a 1,2 miliardi, a valle di ammortamenti e svalutazioni saliti del 3,2% a 654,4 milioni.

Il conto economico chiude con un utile netto di Gruppo pari a 789,4 milioni, in crescita dello 0,5% rispetto al 2020.

Gli investimenti complessivi registrano un progresso del 12,6% a 1,5 miliardi. Tra i principali progetti si segnalano gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Campania e in Sicilia, gli avanzamenti dei cantieri per l’interconnessione con la Francia e il completamento della stazione elettrica di Auronzo, nell’Alto Bellunese, nonché il proseguimento del piano di installazione dei compensatori sincroni.

Per finanziare l’importante accelerazione degli investimenti a sostegno della crescita di Terna e della ripresa del Paese, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 si è attestato a 10 miliardi, in aumento di 830 milioni rispetto a fine 2020.

Il Cda proporrà all’assemblea, fissata per il 29 aprile 2022, l’approvazione di un dividendo di 29,11 centesimi di euro per azione (+8% rispetto al 2020) e la distribuzione – al netto dell’acconto di 9,82 centesimi già posto in pagamento dal 24 novembre 2021 – dei rimanenti 19,29 centesimi, da mettere in pagamento dal 22 giugno 2022 con “data stacco” 20 giugno.

Al fine di ridurre ulteriormente il profilo di rischio del Gruppo, la società ha valutato l’opportunità di avviare un processo di valorizzazione delle attività in Sud America, con l’obiettivo di cessione fino al 100% del proprio portafoglio LatAm.

Nel corso del 2022, “in presenza di uno scenario pandemico previsto in miglioramento rispetto ai primi mesi dell’anno, il Gruppo continuerà ad essere focalizzato nella realizzazione di quanto previsto nel Piano Industriale 2021-2025 che conferma e rafforza il ruolo di Terna come regista del sistema energetico italiano e abilitatore della transizione ecologica”. Il recente conflitto tra Russia e Ucraina e le conseguenti tensioni nei mercati delle commodities “rischiano tuttavia di provocare effetti negativi nel percorso di generale ripresa”.