Webuild – Ricavi a 6,7 mld nel 2021 (+40% a/a), portafoglio ordini record a 45,4 mld

Nel 2021 il gruppo Webuild ha registrato ricavi adjusted pari a 6.691 milioni, in crescita su base annua del 40%, una dinamica sostenuta dalla progressiva ripresa dell’operatività dei cantieri, seppur non ancora ai livelli produttivi e di efficienza antecedenti alla diffusione
della pandemia, oltre che dall’effetto dell’acquisizione del Gruppo Astaldi, intervenuto il 5 novembre 2020.

Il 99% dei ricavi 2021 risulta ammissibile alla Tassonomia verde dell’UE.

I principali contributi derivano dallo sviluppo delle attività operative in Italia che beneficiano, tra l’altro, dei positivi effetti derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria Milano – Genova, Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria Verona – Padova, Strada Statale Jonica 106 Mega Lotto 3), oltre ad alcuni grandi progetti all’estero tra cui le commesse del Gruppo Lane, il progetto Hurontario Light Rail in Canada, la Linea metropolitana di Perth e l’Impianto idroelettrico di Snowy 2.0 in Australia e le commesse attive in Etiopia.

L’Ebitda adjusted si incrementa del 95,2% a 451 milioni, con il relativo margine al 6,7% (vs 4,8% del 2020).

L’Ebit adjusted balza a 198 milioni da 30 milioni del 2020, supportato dalla redditività attesa dei progetti in portafoglio, soprattutto riguardo alle commesse che hanno fornito il maggior contributo (i progetti ferroviari per l’Alta Velocità/Alta Capacità Milano – Genova e Verona – Padova e l’impianto idroelettrico di Snowy 2.0 in Australia).

La gestione finanziaria evidenzia oneri netti per circa 92 milioni rispetto, in calo dai 119 milioni del 2020, mentre la gestione delle partecipazioni adjusted ha pesato con un risultato negativo di di 25 milioni (vs un saldo negativo di 15 milioni nel 2020).

Il risultato netto adjusted attribuibile ai Soci registra una perdita di 56 milioni, in calo rispetto al deficit di 164 milioni dell’anno precedente.

Nel 2021 Webuild registra nuovi ordini per 11,3 miliardi, che spingono il portafoglio ordini a fine anno a un livello record di 45,4 miliardi, di cui il 92% relativo a progetti legati all’avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG).

In termini di geografie presidiate, proseguendo la strategia di derisking, il portafoglio ordini risulta prevalentemente distribuito tra Italia, paesi dell’Europa Centrale e del Nord, Stati Uniti e Australia – principalmente in segmenti legati alla mobilità sostenibile quali l’alta velocità, il settore ferroviario e il settore stradale – portando al 75% del totale backlog i progetti in queste aree.

Con un ruolo determinante in Italia nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per dotare il Paese di infrastrutture adeguate, innovative e sostenibili, il gruppo ha continuato a consolidare il proprio posizionamento nel mercato domestico, che rappresenta a fine 2021 il 44% del backlog costruction e il 32% del fatturato complessivo dell’anno.

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta evidenzia cassa netta parti a 467 milioni, miglior risultato di sempre (al 31 dicembre 2020 era negativa per 442 milioni) raggiunto prevalentemente con il recupero delle attività produttive e la riduzione del capitale circolante netto, quest’ultimo grazie anche allo smobilizzo di alcune partite slow-moving e ai significativi risultati ottenuti a livello commerciale nel corso del 2021.

Il Cda proporrà agli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,055 euro per ciascuna azione ordinaria e di risparmio, con stacco cedola il 23 maggio, pagamento il 25 maggio e record date il 24 maggio.

Alla luce del backlog registrato dal gruppo a fine 2021 e degli ingenti piani di investimento infrastrutturali lanciati nelle aree in cui il gruppo opera e in considerazione dell’allentamento progressivo delle misure restrittive legate alla pandemia, Webuild prevede per il 2022:
– Book to bill: >1,0x medio nel periodo 2022-24
– Ricavi: 7,0 – 7,5 miliardi, coperti interamente dall’attuale backlog
– Ebitda margin: 7-7,5%, supportato dal processo di efficientamento dei costi già in atto
– Mantenimento di una posizione finanziaria netta positiva (cassa netta)

Obiettivi che si basano sull’assenza di cambiamenti rilevanti nell’evoluzione dell’emergenza sanitaria e di conseguenti rallentamenti nell’attività di Webuild e non includono eventuali impatti negativi nelle attività economiche globali legati alle tensioni geopolitiche derivanti dal conflitto militare in Ucraina.