FNM ha approvato la relazione finanziaria del 2021, chiusa con ricavi in aumento a 514 milioni (vs 279,5 mln 2020), Ebitda a 153,9 milioni (vs 68,2 mln 2020) e un utile netto di competenza del gruppo di 40,8 milioni (vs 24,2 mln 2020). Segnaliamo che i risultati tengono conto del consolidamento integrale di MISE dal 26 febbraio.
Il confronto pro-forma (come se il consolidamento di MISE fosse avvenuto in data 1° gennaio 2020) indica invece ricavi per 543,7 milioni in aumento del 14,7% (vs 474,1 mln proforma 2020). L’Ebitda proforma si attesta quindi a 165,7 milioni (+12,4% vs 147,4 mln) e l’utile netto di gruppo a 48,4 milioni (vs perdita di 6,4 mln 2020).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2021 la PFN rettificata è pari a 758,7 milioni (43,8 milioni al 31 dicembre 2020). L’incremento di 714,9 milioni riflette l’acquisizione della quota di controllo in MISE per 526,5 milioni e il consolidamento della PFN della stessa per 155,3 milioni. LA PFN complessiva è pari a 697,2 milioni (81,8 milioni al 31 dicembre 2020).
Il Cda proporrà all’Assemblea degli Azionisti il pagamento di un dividendo di 0,023 euro per azione, corrispondente a 10 milioni e pagato a valere sull’utile di esercizio per 5,1 milioni e attingendo alla riserva utili portati a nuovo per 4,9 milioni. Il dividendo sarà messo in pagamento l’8 giugno 2022 (stacco cedola il 6 giugno 2022).