Il Ftse Italia Servizi Finanziari chiude la settimana con un balzo del 9,2% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+8,1%), beneficiando dello sprint del comparto bancario (+7%) e facendo meglio del Ftse Mib (+5,1%).
In primo piano restano le tensioni internazionali tra Russia e Occidente sulla questione Ucraina, dopo l’attacco russo nel Paese ordinato dal presidente Vladimir Putin. Condanne unanimi per l’azione del Cremlino sono arrivate dalle potenze occidentali, che hanno varato pesanti sanzioni contro Mosca, con gli Usa e l’UE in testa. Sullo sfondo resta la speranza di trovare una soluzione facendo ricorso alla diplomazia.
Una situazione che accentua le preoccupazioni per la crescita dell’economia globale, già minacciata dall’elevata inflazione.
L’ottima performance del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management, incluse Banca Generali (+7,3%) e Azimut (+7%), Banca Mediolanum (+8,2%) e Fineco (+3,6%) sul Ftse Mib.
Sul listino principale bene Nexi (+8,2%), entrata in trattative esclusive con Bper per l’acquisizione del merchant acquiring. In luce Exor (+8,8%), che secondo rumor ha aumentato la sua quota in una società di telecomunicazioni.
Sul Mid Cap ok doValue (+12,9%), alle prese con l’implementazione del nuovo piano industriale, così come Banca Ifis (+11,9%) e illimity (+4,1%).
Sullo Small Cap sottotono Banca Intermobiliare (-0,2%), che prosegue il percorso di rilancio previsto nel piano strategico e che ha in corso l’Opa lanciata da Trinity.