Utility – A febbraio output elettrico +7,5% a/a, le scarse precipitazioni pesano sull’idroelettrico (-51,3%)

A febbraio 2022, secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, l’Italia ha consumato 25,5 miliardi di kWh di energia elettrica, in crescita del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2021.

Nei primi due mesi dell’anno il fabbisogno nazionale è in aumento del 2,1% rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+1,7% il valore rettificato).

Nel dettaglio, febbraio ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (20) e una temperatura media mensile inferiore di circa 0,5°C rispetto a febbraio del 2021. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, è in crescita del 2,4%.

A livello territoriale, la variazione tendenziale di febbraio è risultata ovunque positiva: +2,9% al Nord, +2,3% al Centro e +2,8% al Sud e nelle isole.

In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, è aumentato dello 0,8% rispetto a gennaio di quest’anno.

Sul fronte del mercato all’ingrosso, il Prezzo unico nazionale (Pun) è stato pari a 211,69 €/MWh a febbraio 2022, in progresso del 274,2% su base annua ma in calo del 5,7% su base mensile.

Nel mese in esame la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86% con la produzione nazionale e per la quota restante (14%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.

La produzione nazionale netta è risultata pari a 22,2 miliardi di kWh, in crescita del 7,5%. Le rinnovabili hanno coperto il 29% della domanda elettrica. In crescita le fonti di produzione eolica (+32,8%), termica (+19%), fotovoltaica (+16,6%) e geotermica (+1,9%), in forte calo invece quella idroelettrica (-51,3%) per effetto delle scarse precipitazioni che hanno caratterizzato il periodo e che comportano anche un livello di riempimento degli invasi prossimo ai valori minimi registrati negli ultimi 50 anni.

Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -19,8% per un effetto combinato di un aumento dell’export (+99%) e di una diminuzione dell’import (-14,8%), fenomeno riscontrato già nei tre mesi precedenti.

La potenza massima (c.d. punta in potenza) è stata registrata giovedì 10 febbraio ed è risultata pari a 51.384 MW (+0,2% a/a).

L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, torna in crescita dopo la flessione registrata nel mese precedente: i dati di Terna indicano un aumento del 5% rispetto a febbraio 2021 e del 2,8% rispetto a gennaio 2022 (dati destagionalizzati e corretti dall’effetto calendario). Positive le rilevazioni di tutti i principali settori, ad eccezione dei comparti dei mezzi di trasporto e dei metalli non ferrosi.

Commento

Nel complesso, i dati sulla produzione di energia elettrica a gennaio 2022 sono positivi per gruppi come Enel, Edison, A2A e Iren, con l’incremento della produzione termoelettrica, fotovoltaica, eolica e geotermia che ha compensato il calo dell’output idroelettrico.

I dati in esame sono positive anche per realtà come Erg, Falck Renewables e Alerion Clean Power, focalizzate in prevalenza sulla generazione da fonte eolica.