Mercati – Apertura positiva per l’Europa, Ftse Mib a +0,5%

Apertura sopra la parità per le borse europee, con i mercati che guardano alla possibilità di un ritiro più rapido del previsto degli stimoli monetari continuando al contempo a monitorare l’evolversi della crisi in Ucraina.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% in area 24.400 punti. Positivi anche il Ftse 100 di Londra (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%).

L’attenzione degli operatori resta sempre concentrata sugli sviluppi sul fronte del conflitto in Ucraina e su eventuali progressi nei negoziati tra Mosca e Kiev per raggiungere un accordo, a quasi un mese dallo scoppio delle ostilità.

L’elevata inflazione, alimentata ulteriormente dall’incremento dei prezzi delle commodity seguito allo scoppio della guerra, ha aumentato la pressione sulle banche centrali per accelerare una stretta monetaria, facendo temere una conseguente frenata dell’economia.

Nel suo intervento di ieri, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha aperto la porta a rialzi dei tassi di interesse di 50 punti base nel prossimo meeting del Fomc se necessario.

La scorsa settimana, l’istituto di Washington ha alzato il costo del denaro di un quarto di punto percentuale e segnalato sei ulteriori interventi della stessa entità per il resto dell’anno.

Continuano intanto le tensioni sui mercati obbligazionario, dopo che i rendimenti Usa a breve scadenza ieri hanno registrato una delle maggiori impennate giornaliere dell’ultimo decennio.

Il differenziale tra il tasso del Treasury a cinque anni e quello del trentennale è sceso intorno ai minimi dal 2007, un segno dei timori che le strette della Fed rallenteranno la crescita dell’economia.

Lo spread Btp-Bund, invece, riparte in area 154 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,03%.

Sul Forex il biglietto verde si rafforza nei confronti delle altre valute dopo i messaggi da falco di Powell, con il cambio euro/dollaro sceso nuovamente sotto quota 1,10 a 1,098 e il dollaro/yen balzato oltre la soglia di 120 a 120,5.

Tra le materie prime prosegue la corsa delle quotazioni del greggio con il Brent (+1,1%) a 116,6 dollari e il Wti (+1,1%) a 110,9 dollari, mentre secondo il governo sauditi gli attacchi dei ribelli yemeniti agli impianti produttivi potrebbero impedire le regolari esportazioni.

Nel frattempo, l’Unione europea sta valutando l’ipotesi di un embargo del petrolio russo come fatto dagli Stati in un’ottica di inasprire le sanzioni contro Mosca, che dal canto suo ha avvisato che tale misura farebbe schizzare la quotazione del petrolio a 300 dollari.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Leonardo (+2,3%), dopo aver annunciato prima dell’apertura dei mercati la cessione del business Global Enterprise Solutions per 450 milioni di dollari.

In rialzo anche Banca Mediolanum (+1,6%), Tenaris (+1,2%), Azimut (+1,2%), Eni (+1,2%) ed Enel (+1,1%), mentre arretra Saipem (-1,7%).