Seduta dall’andamento contrastato per i listini asiatici con il Giappone in rialzo dopo essere stato chiuso per festività a inizio settimana. Spicca la performance di Hong Kong, dove Alibaba continua il forte recupero borsistico sostenuta dall’annuncio di un piano di buyback per 25 miliardi di dollari.
Il tutto, all’indomani dell’intervento di Jerome Powell da falco, che ha dato un tono più aggressivo alla politica monetaria dell’Istituto statunitense nella lotta all’inflazione. Nel frattempo in Cina aumentano le aspettative verso un approccio di sostegno all’espansione economica. Il governo intende infatti aumentare il proprio supporto politico all’economia e al mercato dei capitali.
In Giappone, ricordiamo che il governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, non vede la necessità di incrementare i tassi di interesse per arginare l’inflazione causata da aumenti temporanei dei prezzi dell’energia.
Al centro delle attenzioni degli operatori anche l’andamento dell’obbligazionario e lo spread tra i rendimenti statunitensi a 5 e 30 anni. Il gap si è infatti ridotto sui livelli più bassi dal 2007, aumentando le preoccupazioni per l’attuale situazione.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro scende in area 1,0975 e il dollaro yen a 120,47. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,6%) a 111,75 dollari e il Wti (+1,6%) a 111,84 dollari al barile. Sale anche l’oro a 1.934 dollari l’oncia (+0,2%).
Tornando ai listini asiatici, in Cina contrastata Shanghai sulla parità mentre Shenzhen cede lo 0,6%. Hong Kong a +2,1%.
In Giappone, il Nikkei e il Topix avanzano rispettivamente dell’1,5% e dell’1,3%.
Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq a -0,4%, S&P500 invariato e Dow Jones a -0,6%.
