Sabaf ha chiuso l’esercizio 2021 con ricavi record a 263,3 milioni, superiori del 42,4% rispetto ai 184,9 milioni di euro del 2020. Il Gruppo sta perseguendo con successo e in anticipo rispetto agli obiettivi la strategia di crescita organica delineata nel Piano Industriale 2021-2023, che punta sul rafforzamento delle relazioni tecniche e commerciali con alcuni dei maggiori player globali, la crescente internazionalizzazione e lo sfruttamento delle sinergie con le società di più recente acquisizione.
I maggiori volumi e l’elevato livello di sfruttamento della capacità produttiva hanno permesso di migliorare ulteriormente la redditività: l’Ebitda è aumentato del 45,9% a di 54,1 milioni con una marginalità al 20,6% (20,1% del fatturato), mentre l’Ebit ha segnato un +86,7% a 37,5 milioni.
Il risultato netto dell’esercizio 2021 è stato pari a 23,9 milioni, superiore del 71,2% rispetto ai 14 milioni del 2020.
Nel corso del 2021 il Gruppo ha generato un cash flow operativo di 23,2 milioni (25,1 milioni nel 2020). I maggiori livelli di attività e l’incremento dei prezzi dei materiali hanno determinato un incremento del capitale circolante, che al 31 dicembre 2021 è di 68,6 milioni (52,2 milioni a fine 2020).
Nel 2021 il Gruppo Sabaf ha effettuato investimenti organici per 23,8 milioni (17,3 milioni nell’esercizio 2020), di cui circa 4 milioni in anticipo rispetto a quanto inizialmente pianificato per supportare vendite in crescita oltre le aspettative.
Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha pagato dividendi per 6,2 milioni e non ha effettuato acquisti di azioni proprie. Al 31 dicembre 2021 l’indebitamento finanziario netto è pari a 67,6 milioni, rispetto ai 56,3 milioni al 31 dicembre 2020.
Il Consiglio di Amministrazione proporrà agli azionisti la distribuzione di un dividendo ordinario di 0,60 euro per azione (nel 2021 è stato pagato un dividendo di 0,55 euro) per le azioni che risulteranno in circolazione al 31 maggio 2022 (record date). Lo stacco della cedola è previsto per il 30 maggio e la data di pagamento è fissata per il 1° giugno.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, per il 2022 Sabaf ha confermato le previsioni formulate a inizio anno che indicano ricavi in un range compreso tra i 275 e i 280 milioni, in crescita del 5-6% rispetto al 2021, e una redditività in linea con i valori medi storici.
L’andamento delle vendite e il flusso degli ordini ricevuti nei primi mesi dell’anno avvalorano tali stime e ad oggi non hanno subito rallentamenti. I dati consuntivi potrebbero discostarsi dalle previsioni a seguito degli impatti del recente conflitto tra Russia e Ucraina, la cui evoluzione è difficilmente prevedibile.
In merito, si segnala che il Gruppo Sabaf ha un’esposizione diretta non significativa verso tali mercati. Grazie al footprint produttivo internazionale e alle azioni tempestivamente intraprese il Gruppo ritiene di potere mitigare gli effetti delle forti tensioni sui prezzi dell’energia elettrica, del gas, delle materie prime e delle criticità nella logistica globale. In particolare, sono stati aggiornati i listini di vendita e sono stati parzialmente fissati i prezzi di acquisto per le forniture future.