Una nuova generazione di contatori smart, se impiegata su larga scala, potrebbe contribuire a ridurre drasticamente i consumi e gli sprechi di acqua in Italia. I nuovi contatori dotati di un sistema di comunicazione che permette di rilevare il consumo da remoto, individuano eventuali perdite ed usi poco efficienti e sono uno tra gli elementi abilitanti per la fornitura di servizi mirati all’efficienza della rete, oltre che al bilanciamento idrico.
Lo ha spiegato Francesco Hensemberger, Chief Customer Officer di MeteRSit (controllata del gruppo SIT specializzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di contatori intelligenti per la misurazione del gas e dell’idrogeno con sistema di misura termo-massico), intervenuto alla presentazione dell’edizione 2022 del Libro Bianco dell’Acqua 2022 promosso dalla Community Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti, ci cui SIT è partner.
L’introduzione di tali tecnologie, secondo SIT, permetterà di trasferire ai clienti finali la consapevolezza dei propri consumi con un rilevante impatto positivo nella riduzione degli sprechi e di conseguenza sul risparmio idrico.
«Il processo di sostituzione dei vecchi contatori analogici è già cominciato», ha ricordato Hensemberger, «e probabilmente verrà accelerato grazie al PNRR tra le cui azioni è prevista la digitalizzazione della rete idrica, proprio con l’obiettivo di ridurre le perdite e ottimizzare i consumi».
Restano tuttavia degli ostacoli dal punto di vista regolamentare che potrebbero frenare la diffusione di tali tecnologie o ridurne l’impatto positivo. «La diffusione dei nuovi contatori, ha evidenziato il dirigente di MeteRSit, «dovrebbe essere accompagnata da norme tecniche e standard definiti e pensati per massimizzare l’efficienza e ridurre gli sprechi, come stabilito a suo tempo da ARERA per le reti del gas».