Hera – EBITDA +9% a 1,2 mld, investimenti +16,3% a 589 mln nel 2021, proposto DPS di 0,12 euro (+9%)

Il Gruppo Hera chiude l’esercizio 2021 con risultati positivi, nonostante lo scenario complesso per il Paese a causa del perdurare dell’emergenza Coronavirus a cui si è aggiunta, nel secondo semestre, la volatilità del mercato energetico.

I ricavi del Gruppo crescono su base annua del 49,1% a 10.555,3 milioni.

In particolare, nei settori energy hanno inciso i maggiori ricavi per le attività di intermediazione, i maggiori volumi venduti di gas e l’aumento dei prezzi delle commodities energetiche, oltre alla crescita dei servizi energia e dei servizi a valore aggiunto per i clienti. In aumento anche i ricavi del settore ambiente, per le maggiori materie plastiche vendute e per le acquisizioni nel mercato industria.

L’EBITDA aumenta del 9% a 1.223,9 milioni. Dinamica legata alle performance delle aree energy, che comprendono anche i servizi energia legati all’efficienza energetica negli edifici abitativi (bonus facciate e superbonus 110%). Determinanti i positivi risultati registrati nell’area ambiente, in particolare nell’ambito del trattamento dei rifiuti, anche per l’aumento del numero di impianti gestiti a seguito delle recenti acquisizioni.

Andamento che si amplifica a livello di EBIT salito del 11% a 611,8 milioni, dopo i maggiori accantonamenti e ammortamenti (+7,1% a 612 milioni) per i nuovi investimenti eseguiti nei settori operativi, e quelli derivanti dalle variazioni di perimetro.

Il conto economico chiude con un utile di pertinenza degli Azionisti del Gruppo in crescita del 10,2% a 333,5 milioni.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2021 cifra in 3.261,3 milioni, in linea con i 3.227,0 milioni al 31 dicembre 2020.

La solidità patrimoniale e finanziaria è confermata anche dal rapporto debito netto/EBITDA a 2,66x, in miglioramento rispetto al 2,87x di fine 2020.

Gli investimenti operativi salgono del 16,3% a 588,7 milioni, con un focus importante sulla resilienza degli asset. Sono stati destinati soprattutto a impianti, reti e infrastrutture, nonché agli adeguamenti normativi in ambito depurativo e fognario e all’installazione massiva dei contatori gas di nuova generazione.

In linea con quanto annunciato lo scorso gennaio in sede di presentazione del Piano industriale al 2025 e in considerazione dei positivi risultati raggiunti, il Cda proporrà all’Assemblea dei Soci del 28 aprile la distribuzione di un dividendo di 12 centesimi per azione, in rialzo (+9%) rispetto a quanto previsto nel precedente documento strategico.

Lo stacco della cedola avverrà il 20 giugno 2022, con pagamento a partire dal 22 giugno 2022.