Mercati Asiatici – Seduta di acquisti sui principali listini, brilla il Giappone

Giornata in rialzo per i principali listini asiatici dopo la seduta positiva di ieri a Wall Street, con il focus che resta sugli impatti del conflitto russo-ucraino e sulle prossime mosse delle banche centrali (a partire dalla Fed).

Gli operatori si interrogano sui prossimi sviluppi della guerra in Ucraina e su eventuali progressi nei negoziati tra Mosca e Kiev per raggiungere un accordo, a quasi un mese dallo scoppio delle ostilità.

Inoltre, l’elevata inflazione (ai massimi da 40 anni negli Usa), alimentata ulteriormente dall’incremento dei prezzi delle commodity seguito allo scoppio della guerra, ha aumentato la pressione sulle banche centrali per accelerare una stretta monetaria, facendo temere una conseguente frenata dell’economia.

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha aperto la porta a rialzi dei tassi di interesse di 50 punti base nel prossimo meeting del Fomc se necessario.

Concetto ribadito da James Bullard, presidente della Fed di St Louis, il quale ha detto: “Dobbiamo arrivare almeno alla neutralità in modo da non esercitare pressioni al rialzo sull’inflazione durante questo periodo in cui abbiamo un’indice dei prezzi al consumo molto più alto di quello a cui eravamo abituati nell’economia statunitense. Le mosse da 50 punti base sono sicuramente nel mix di opzioni possibili”.

Invece il governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, è ancora prematuro discutere i dettagli su come uscire dall’allentamento monetario, poiché l’inflazione è ancora ben distante dal target del 2 per cento.

Nel frattempo, in Cina aumentano le aspettative verso un approccio di sostegno all’espansione economica dopo che il vice premier, Liu He, ha affermato che Pechino introdurrà più misure per supportare l’economia e interventi a favore dei mercati dei capitali.

Sempre il Cina, il focus resta sulla recrudescenza del Covid-19, con la principale città produttrice di acciaio, Tangshan, con circa 3,7 milioni di abitanti è stata posta in lockdown a causa dell’aumento dei contagi. Altri 50 milioni di cinesi sono nella stessa situazione da diversi giorni.

Riguardo alla seduta odierna, gli acquisti in Cina sono guidati dai titoli tecnologici, con l’aspettativa che altre società del settore possano annunciare nuovi piani di buy-back, seguendo quanto fatto da Alibaba e Xiaomi. La piazza giapponese beneficia dello yen ai minimi da sei anni.

Sulla piazza cinese, inoltre, il focus torna sul colosso del real estate Evergrande, che secondo rumor ha fornito rassicurazioni sul fatto che è sulla strada giusta per presentare ai creditori una proposta preliminare di ristrutturazione entro fine luglio.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro scende in area 1,1022 e il dollaro yen a 121,05. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,5%) a 116,06 dollari e il Wti (+0,5%) a 109,78 dollari al barile. Oro a 1.919,80 dollari l’oncia (-0,1%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen si muovono rispettivamente a +0,4% e +0,6%. Hong Kong a +1,8%.

In Giappone, il Nikkei e il Topix segnano rispettivamente a +3% e +2,3%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (+2%), S&P 500 (+1,1%) e Dow Jones (+0,7%).