Il Cda di Restart ha approvato il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 chiuso con ricavi per 0,1 milioni (5,8 milioni 2020). I ricavi nel 2020 includevano i proventi dalle cessioni di investimenti immobiliari e rimanenze sostanzialmente nulle al 31 dicembre 2021. Il Net Operating income risulta positivo per 0,06 milioni (contro 0,59 milioni nel 2020) mentre l’Ebitda è negativo per 1,7 milioni (saldo negativo per 1,1 mln 2020).
Infine, l’esercizio è stato archiviato con una perdita di 2,6 milioni (rosso di 1,8 mln 2020). Il NAV del gruppo al 31 dicembre 2021 è pari a 10,6 milioni (0,33 euro NAV per azione vs 0,41 euro NAV per azione 2020).
Per quanto riguarda l’outlook, “Nonostante il generale contesto di incertezza e le specifiche criticità sopra delineate, la Società ritiene di poter proseguire anche nel 2022 con l’attività di dismissione del residuo portafoglio immobiliare con l’obiettivo, ove si verificassero i presupposti, di reinvestire nel secondo semestre dell’anno le risorse rivenienti dalle dismissioni, unitamente a quelle già disponibili, in operazioni immobiliari opportunistiche. Parallelamente alle attività di cui sopra, nel corso di questi primi mesi del 2022 la Società ha anche attivato un piano di riduzione dei costi di gestione ricorrenti. Infine, per quanto riguarda la procedura di vendita della partecipazione in Restart detenuta da Augusto (e comunicata al mercato), si precisa che, per quanto di competenza della Società, le attività connesse alla procedura stessa stanno procedendo”.