Sourcesense ha annunciato i risultati consolidati del 2021, chiusi con un’importante crescita del Valore della Produzione a 22,6 milioni (+31%), di cui ricavi per 21,2 milioni (+31%). Numeri che confermano lo sviluppo costante vissuto negli ultimi cinque anni dalla società leader nelle soluzioni cloud native basate su tecnologie Open Source.
Entrando nel dettaglio, nel 2021 sono aumentate tutte le singole business lines con i Cloud Services a +29% (3 mln), le Enterprise Apps a +82% (0,6 mln), la linea Solutions a +18% (4,1 mln), Subscriptions a +51% (10,2 mln) e Consulting a +2% (3,4 mln).
La società ha inoltre riportato un forte incremento dell’Ebitda su base annua a 3 milioni (+44%), con la relativa marginalità sul VdP in rialzo al 13,4% (12,2% 2020). Dinamica resa possibile dall’impostazione strategica volta a orientare le attività verso nuove service line a maggiore valore aggiunto che consentono un maggiore efficientamento e scalabilità.
In aumento anche l’EBIT a 1,9 milioni (+60%), il risultato ante imposte a 1,9 milioni (+69%) e l’utile netto a 1,4 milioni (+66%).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2021 la PFN evidenzia liquidità nette per 4,1 milioni (2,1 mln al 31 dicembre 2020), migliorando ulteriormente grazie ai flussi di cassa della gestione operativa. Il Patrimonio Netto è pari a 7,5 milioni (6,1 mln a fine 2020).
Le previsioni del mercato IT si confermano positive, sostenendo le attese per lo sviluppo di Sourcesense. La società ha sottolineato che i riscontri ricevuti dai clienti registrano un positivo andamento degli ordini, oltre a non aver rilevato flessioni nell’erogazione delle attività acquisite.
Proseguiranno gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, nonché il potenziamento delle service line a maggiore redditività (Cloud Services e Enterprise Apps). Saranno portate avanti anche le attività finalizzate all’individuazione e analisi di società target per accelerare la crescita anche per vie esterne sulle linee a maggiore valore aggiunto.
Infine, segnaliamo che il CdA proporrà all’Assemblea degli Azionisti l’ampliamento dell’organo esecutivo con la nomina di un nuovo membro indipendente che porterà il numero dei consiglieri a sei.
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