Nel 2021 Gambero Rosso ha consuntivato ricavi per 12,8 milioni (+3%), in un contesto ancora influenzato dagli effetti della pandemia Covid-19.
In particolare, va sottolineato che le restrizioni alla circolazione delle persone e all’apertura degli esercizi della ristorazione, dell’ospitalità e del turismo hanno particolarmente e drammaticamente colpito a livello nazionale uno dei segmenti principali dell’economia italiana nel quale Gambero Rosso ha sviluppato una presenza distintiva e di successo.
Inoltre, l’impossibilità degli spostamenti internazionali ha notevolmente ridotto, anche per l’esercizio 2021, la forte connotazione e la grande rilevanza di supporto all’export in cui il gruppo primeggia.
Nonostante il perdurare degli effetti del Covid-19, il gruppo ha conseguito risultati positivi in tutti i settori ad eccezione della promozione internazionale che ha subito gli effetti delle restrizioni alla circolazione.
Il fatturato del comparto content è salito a 2,3 milioni (+18%; grazie all’incremento della raccolta pubblicitaria e della diffusione), i ricavi del settore TV&Digital è aumentato a 5 milioni (+21%; grazie alle performance positive delle attività digital web, cresciute del 63%, e delle attività di product placement televisivo, cresciute del 14%), il giro d’affari del comparto della formazione è salito a 1 milione (+15%; grazie alla formazione online in conseguenza alla partnership con Mercatorum) e i ricavi del settore partnership sono cresciuti a 1,4 milioni (+63%; grazie all’avvio dei nuovi progetti come Top Italian Food, Targhe e progetti di comunicazione dei prodotti).
I ricavi del settore promozione internazionale ed organizzazione sono scesi a 3 milioni (-34%; la contrazione è stata interamente dovuta all’impossibilità di svolgere gli eventi all’estero in presenza, al contrario dell’esercizio 2020 dove nel primo trimestre sono stati realizzati tutti gli eventi programmati, soprattutto negli Usa).
L’Ebitda è salito a 3,6 milioni (+22%), mentre l’Ebit è tornato positivo per 751 mila euro (-967 mila euro nel 2020), beneficiando anche del calo degli ammortamenti (-14% a 2,9 milioni).
L’esercizio si è chiuso con un utile netto di 6 mila euro (perdita netta di 1,8 milioni nel 2020).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2021 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 10,2 milioni (9,4 milioni a fine 2020).
Nell’ambito del regolare ciclo di analisi di scenario esterno e opportunità di sviluppo del gruppo, vengono confermatele linee guida del piano industriale 2021-2024, nel contesto di un positivo ciclo di investimenti digitali e infrastrutturali, nonché dalla ripresa degli eventi internazionali già dalla fine del 2021
I risultati 2021 e la ripresa delle attività di promozione internazionale rappresentano una solida base per il proseguimento del percorso di crescita del gruppo nel corso del 2022, anno in cui ci si aspetta un ulteriore miglioramento di tutti gli indicatori industriali, economici e finanziari.
Come noto, nel corso del mese di febbraio 2022, è esploso il conflitto bellico russo-ucraino, a seguito dell’invasione dell’esercito russo del territorio sovrano ucraino. Lo stato di tensione generato sul piano politico-militare e le conseguenti sanzioni economiche adottate da parte della comunità internazionale nei confronti della Russia, hanno determinato effetti e turbolenze significative sui mercati globalizzati, sia sul fronte finanziario che sul fronte dei prezzi e dell’export di materie prime, ciò in considerazione del ruolo significativo che Russia e Ucraina assumono nello scacchiere economico internazionale.
Si segnala che l’esposizione diretta del gruppo in Russia, Ucraina e Bielorussia è marginale. Tuttavia, l’imprevedibile dinamica delle evoluzioni geopolitiche, militari ed economiche della crisi, collegate con le complesse interdipendenze tra le economie e le supply chain mondiali, non permettono di fornire stime certe sugli impatti della crisi.
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