Il gruppo Giorgio Fedon ha chiuso il 2021 con un fatturato pari a 50,1 milioni, in progresso del 18,5% su base annua.
L’EBITDA si è attestato a 1,8 milioni (4,1 milioni nel 2020 ) mentre a livello adjusted, al netto di oneri non ricorrenti, sarebbe stato pari a 4,3 milioni.
L’EBIT è stato negativo per 0,9 milioni rispetto al pareggio del 2020, dopo ammortamenti e svalutazioni a 2,6 milioni (3,5 milioni nel 2020).
L’esercizio si è chiuso con una perdita netta di 1,4 milioni (perdita di 1,7 milioni nel 2020).
Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto cifra in 10,6 milioni rispetto a 12,4 milioni di fine 2020.
“Con riferimento al conflitto attualmente in essere tra Russia e Ucraina”, segnala la società, “gli effetti non sono stati considerati nel bilancio 2021 posto che non ci sono posizioni significative e al momento la società non è in grado di prevedere eventuali impatti sull’anno corrente”.
Giorgio Fedon inizia il 2022 “guardando con fiducia ai segnali che provengono dal mercato, in particolare il portafoglio ordini raccolto fa ben sperare nella ripresa”.
Al riguardo, aggiunge la società, “il trend dei primi mesi del 2022, unitamente alle azioni messe in campo dal gruppo per l’efficientamento e la digitalizzazione dei processi ed il rafforzamento delle attività di sviluppo e design di nuovi prodotti, oltre alla forte attenzione alla sostenibilità, dovrebbero consentire di cogliere i benefici della ripresa economica”.