Mercati asiatici – Contrastati con il Giappone che resiste sopra la parità

Seduta contrastata per i principali listini asiatici mentre gli investitori restano intenti a valutare l’impatto della guerra in Ucraina, le sanzioni verso Mosca e le prossime mosse di politica monetaria per contrastare l’elevata inflazione.

Il clima geopolitico resta teso con la mancanza di passi avanti nei negoziati di pace tra Russia e Ucraina e con Putin che ha annunciato che richiederà ai paesi “ostili” di pagare il gas naturale in rubli.

Gli Stati Uniti e l’Unione europea sono intanto vicini a un accordo volto a ridurre la dipendenza dell’Europa dall’energia russa mentre il presidente Joe Biden si prepara ad annunciare nuove sanzioni contro Mosca.

Ad alimentare le incertezze anche la prospettiva di una stretta monetaria più decisa da parte della banca centrale americana.

In tale direzione la presidente della Fed di San Francisco Mary Daly ha affermato che durante il meeting di maggio potrebbero essere approvati sia un aumento dei tassi di interesse di 50 punti base che la decisione di ridurre il bilancio.

Il suo omologo di St. Louis, James Bullard, ha ribadito che la banca centrale americana deve “muoversi più velocemente per tenere sotto controllo l’inflazione”.

Nel frattempo gli Usa hanno annunciato un accordo con il Regno Unito per porre fine ai dazi sulle importazioni di alluminio e acciaio britannici, imposti nel 2018 dall’ex presidente Trump, e alle ritorsioni britanniche sui prodotti statunitensi.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta in area 1,099 e il dollaro yen a 121,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1%) a 120,3 dollari e il Wti (-1,5%) a 113,2 dollari al barile. Oro a 1.942 dollari l’oncia (+0,3%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen si muovono rispettivamente a -0,4% e -0,6%. Hong Kong a -0,3%.

In Giappone, il Nikkei e il Topix segnano rispettivamente a +0,3% e +0,1%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (-1,3%), Dow Jones (-1,3%) e S&P 500 (-1,2%).