Oil & Gas (+0,9%) – Sprint di Saipem (+7,2%)

Chiusura negativa per le borse europee dopo i recenti guadagni, tra l’incertezza per il conflitto in Ucraina e la prospettiva di un’azione più aggressiva da parte delle banche centrali per contrastare l’inflazione.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -1% a 24.298 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +0,9%, rispetto al +0,6% del corrispondente indice europeo.

In deciso rialzo le quotazioni del greggio, sulla minaccia di nuove misure ai danni di Mosca da parte dell’Occidente e dopo il calo delle scorte Usa evidenziato dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Oggi il presidente Usa Joe Biden parteciperà in Europa a un summit straordinario della Nato, a un vertice del G7 e a una riunione del Consiglio europeo, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza energetica dell’Europa dalla Russia e di concordare nuove sanzioni con gli alleati.

A sostenere i prezzi contribuiscono, inoltre, i problemi nelle esportazioni di greggio dalla Russia e dal Kazakistan attraverso l’oleodotto Caspian Pipeline Consortium (Cpc) a causa dei danni delle tempeste sulle banchine.

Mosca ha dichiarato che la contrazione dell’export potrebbe essere di 1 milione di barili al giorno, pari all’1% della produzione globale, ma l’impatto potrebbe essere anche maggiore se le spedizioni attraverso il terminal saranno fermate.

Tra le big del comparto in evidenza Saipem (+7,2%) mentre cresce l’attesa per il piano di ristrutturazione che sarà presentato domani, con gli acquisti che hanno premiato anche Tenaris (+2,8%) ed Eni (+0,9%).

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in ribasso Maire Tecnimont (-0,6%), mentre gli acquisti hanno premiato in particolare Saipem (+5,7%).