Nell’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025, Con complessivi 10 miliardi di investimenti, Terna intende accelerare l’impegno a servizio del Paese per la transizione ecologica, l’indipendenza energetica e la decarbonizzazione, rafforzando il proprio ruolo di regista del sistema elettrico italiano, in coerenza con gli sfidanti obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima e i target del Green Deal fissati a livello internazionale, che prevedono una riduzione delle emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030.
Gli interventi di Terna, che in base al criterio di eleggibilità introdotto dalla Tassonomia Europea sono considerati per loro natura sostenibili per il 99%, sono finalizzati allo sviluppo delle fonti rinnovabili, con dorsali di trasporto dell’energia dai punti di produzione, che saranno localizzati sempre più nelle regioni del sud Italia, verso i centri di maggior consumo del nord.
Ciò sarà possibile grazie all’ulteriore sviluppo dei sistemi di accumulo e delle interconnessioni con l’estero. A tal proposito, la società ha pianificato la realizzazione di nuovi collegamenti con Francia, Austria, Tunisia e Grecia, che si vanno ad aggiungere alle 26 linee transfrontaliere già attive e che consentiranno al nostro Paese, in virtù della sua posizione geografica strategica, di rafforzare il ruolo di hub elettrico dell’Europa e dell’area mediterranea, diventando protagonista a livello internazionale.
Nel 2021 l’ARERA ha aggiornato il WACC per il periodo 2022-2024, fissando al 5% il tasso di remunerazione per le reti di trasmissione elettrica dopo un lungo periodo di bassi tassi di interesse. Nell’arco di Piano è invece previsto uno scenario caratterizzato da attese di inflazione in crescita e di un possibile rialzo dei tassi di interesse.
In questo contesto, i ricavi di Gruppo nel 2025 sono previsti in crescita a 3,08 miliardi (CAGR oltre il 4%) e l’EBITDA a 2,14 miliardi (CAGR oltre il 3%).
Nel 2022, in particolare, è previsto che i ricavi crescano a 2,74 miliardi e l’EBITDA a 1,9 miliardi.
L’utile netto per azione (EPS) si attesterà a 39 centesimi di euro nel 2022 e a 45 centesimi nel 2025, al netto della valorizzazione in corso delle attività internazionali.
Confermata la dividend policy: dal 2022 al 2023 CAGR del dividendo per azione pari all’8%, rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2021; per il 2024 e 2025 payout del 75%, con un dividendo minimo comunque garantito pari al dividendo di competenza dell’esercizio 2023.
Dei 10 miliardi di investimenti previsti a piano, 1,7 miliardi saranno attivati già nel 2022.
Le attività di sviluppo del Gruppo saranno focalizzate lungo tre direttrici strategiche: Attività regolate in Italia, Attività non regolate e Attività Internazionali.
Le Attività regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del Gruppo. Terna prevede di investire 9,5 miliardi per sviluppare, ammodernare e rafforzare la rete di trasmissione elettrica nazionale (5,6 miliardi), confermando il proprio ruolo di regista della transizione energetica e abilitatore di un sistema elettrico sempre più articolato, sostenibile e innovativo. Questi investimenti, focalizzati per incrementare la sicurezza energetica del Paese, genereranno importanti benefici per l’intero sistema, con un significativo effetto moltiplicatore.
Grazie agli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (RAB) raggiungerà i 22,7 miliardi nel 2025, con un CAGR nell’arco di Piano pari al 7%. A fine 2022, la RAB sarà pari a 17,9 miliardi, mentre a fine 2021 il dato si è attestato a 16,9 miliardi.
Le Attività non regolate contribuiranno a generare nuove opportunità di business grazie allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative e digitali in coerenza con il ruolo istituzionale di Terna a supporto della transizione energetica. Nello specifico, tali attività includono: offerte di connettività; attività industriali nel campo dei trasformatori e dei cavi interrati; servizi di energy solutions, efficientamento energetico per clienti industriali e attività di O&M per impianti fotovoltaici.
Terna prevede che le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo pari a oltre 450 milioni cumulati nell’arco di Piano, a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e rischio.
In merito alle attività internazionali, a valle del processo di valorizzazione degli asset in Sud America, proseguiranno le valutazioni strategiche su opportunità che potranno essere sviluppate anche in partnership e che saranno selezionate attraverso processi di valutazione che garantiscano un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale.
Nei prossimi anni l’innovazione, le nuove tecnologie e la digitalizzazione continueranno ad avere un ruolo chiave, ancor più centrale, per abilitare la transizione energetica a beneficio dell’intero sistema elettrico. Per rispondere a ciò, Terna dedicherà circa 1,2 miliardi, dei 10 miliardi complessivi del Piano, alla digitalizzazione e innovazione, concentrando gli sforzi sulle soluzioni più tecnologiche per il controllo da remoto delle stazioni elettriche e delle infrastrutture di trasmissione.
L’azienda, infine, ha avviato un ambizioso programma di trasformazione culturale, NexTerna, che prevede la definizione di un nuovo modello di leadership e modalità di lavoro e organizzazione coerenti con lo scenario attuale. Questo approccio poggia le basi sulla digitalizzazione di processi e strumenti per aumentare l’efficienza e la produttività delle persone, apportando benefici logistici e, soprattutto, migliorando la qualità della vita di tutti i lavoratori. Nell’arco di Piano è confermata l’importante creazione di posti di lavoro, che aumenterà fino a circa 5.900 nel 2025.