Cairo Communication ha archiviato il 2021 con ricavi lordi consolidati per 1.176 milioni (+12,1% a/a), una dinamica che deriva anche dal ricollocamento nell’esercizio degli eventi sportivi che nel 2020 erano stati posticipati al quarto trimestre o non si erano potuti disputare.
I ricavi del periodo sono stati impattati positivamente per 42 milioni dal consolidamento integrale dei valori del gruppo m-dis.
Nello specifico, il settore editoriale Periodici (Cairo Editore) ha registrato ricavi per 88,3 milioni (-2,4%), il fatturato del settore concessionarie si è fissato a 429,3 milioni (+153,6%), il giro d’affari del comparto editoriale televisivo (La7) è stato pari a 115,2 milioni (+7,6%). Infine, il giro d’affari di RCS si è attestato a 919,3 milioni (+14,9%). Le elisioni infragruppo sono pari a 376,1 milioni (116,8 milioni nel 2020).
L’Ebitda è aumentato a 179,4 milioni (+63,7% dopo oneri non ricorrenti per 3,8 milioni; il 2020 era stato impattato da oneri non ricorrenti per 15,1 milioni riferiti principalmente lo stanziamento di fondi relativi ad interventi sul personale), grazie alle politiche di contenimento dei costi effettuate per adeguare tempestivamente l’organizzazione aziendale al mutato contesto per effetto dell’emergenza sanitaria (benefici per 12,8 milioni).
L’Ebit è salito a 103,2 milioni (30,5 milioni nel 2020), dopo avere contabilizzato ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni scesi da 79 milioni a 76,2 milioni.
L’esercizio si è chiuso con una utile netto di 51 milioni (16,5 milioni nel 2020).
Dal lato patrimoniale, al 31 dicembre 2021 la società presenta liquidità finanziaria metta per 37 milioni (debito netto per 63,2 milioni a fine 2020). Includendo l’effetto dell’IFRS16, l’indebitamento finanziario si attesta a 147,8 milioni (244,1 milioni al 31 dicembre 2020).
Dopo la fase di contrazione del 2020, la ripresa economica iniziata nel 2021 si sta caratterizzando per un aumento dei prezzi dei trasporti e di diverse materie prime, tra le quali la carta da stampa e l’energia, e in alcuni casi anche per difficoltà di approvvigionamento.
Con riferimento al gruppo, tale contesto economico, e la sua evoluzione nel corso dell’esercizio, ha riflessi sui costi di produzione e può influire anche sull’andamento del mercato pubblicitario, potendo incidere sulla propensione alla spesa degli inserzionisti.
L’inizio del 2022 si è ancora caratterizzato per la diffusione della variante Omicron e la prosecuzione delle misure restrittive implementate dai Governi sia in Italia che in Spagna.
A partire dall’inizio del mese di febbraio la situazione ha iniziato a migliorare in entrambi i Paesi consentendo l’accelerazione di una fase di progressiva rapida riduzione delle limitazioni.
A partire da fine febbraio 2022 il conflitto scoppiato in Ucraina e le sue conseguenze, anche in termini di sanzioni economiche applicate alla Russia e di impatti sull’economia e gli scambi, in particolare sulle filiere energetiche, produttive e logistiche, stanno determinando una situazione di generale significativa incertezza.
Il gruppo non presenta una esposizione diretta e/o attività commerciali nei confronti dei mercati colpiti dal conflitto e/o di soggetti sanzionati.
Con riferimento sia all’emergenza sanitaria che al conflitto in corso, lo sviluppo della situazione e i suoi potenziali effetti sulla evoluzione della gestione, che saranno oggetto di costante monitoraggio anche nel prosieguo dell’esercizio, non sono al momento ancora prevedibili in quanto dipendono, tra l’altro da un lato dall’evoluzione della situazione sanitaria e dall’efficacia delle misure pubbliche, anche economiche, implementate e dall’altro dall’evoluzione e durata del conflitto in Ucraina e dei suoi effetti geopolitici.
In considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste, in assenza di un nuovo peggioramento delle condizioni sanitarie e/o di un aggravio delle conseguenze riconducibili alla prosecuzione del conflitto in Ucraina e/o di ulteriori incrementi dei costi di alcune materie prime, il gruppo ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di confermare nel 2022 margini (Ebitda) in linea con quelli realizzati nel 2021 ed un conseguente ulteriore miglioramento della posizione finanziaria netta.
L’evoluzione dell’emergenza sanitaria, del conflitto in corso e della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento potrebbe tuttavia condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.