Generali – La strategia di Caltagirone punta a un utile netto di 4,2-4,6 mld nel 2024

Una crescita composta (Cagr) superiore al 14% dell’utile per azione attraverso interventi di carattere organico e non organico (Eps Cagr organico superiore all’11%), un free cash flow cumulato disponibile per 9,5-10,5 miliardi a fine 2024 e conferma dell’attuale dividend policy. Al tempo stesso, un miglior posizionamento per la crescita, con un cost/income ratio sotto il 55% (risparmi lordi fino a 600 milioni). Il punto di arrivo atteso è un utile netto “full potential” di 4,2-4,6 miliardi nel 2024 e oltre 5 miliardi nel 2025-2026, contro i 2,8 miliardi del 2021.)

Il tutto accompagnato da circa 1,5-1,6 miliardi di investimenti destinati alla trasformazione digitale e tecnologica per creare nuove opportunita’ di crescita e di risparmio sui costi preparando la compagnia a fronteggiare le esigenze e le abitudini delle nuove generazioni (di clienti, dipendenti e agenti).

Generali deve liberarsi dalla concentrazione su pochi grandi fornitori, far crescere in house una generazione di developer e data scientist e recuperare il ritardo accumulato nel campo del’Insurtech, viene spiegato.

Sono questi alcuni dei principali target, secondo quanto riferisce Radiocor, del programma strategico al 2024 “Awakening The Lion”, che verrà presentato oggi da Claudio Costamagna e Luciano Cirinà, candidati presidente e Ceo della lista di Francesco Gaetano Caltagirone in vista del rinnovo del cda di Generali, all’ordine del giorno dell’assemblea del prossimo 29 aprile.

Secondo il programma, Generali – che ha visto il suo posizionamento “indebolirsi nel corso degli anni” – ha bisogno di una nuova strategia con un riposizionamento e con ambizioni più alte, basate su cinque leve strategiche (tra cui la massimizzazione della cassa disponibile fino a 7 miliardi per fare M&A su larga scala), e la necessita di una governance con standard elevati, fatta di zero tolleranza per i conflitti di interesse e di un ribilanciamento dei poteri del Ceo e una lista indipendente e competente.

Sul fronte M&A, il programma strategico di Caltagirone propone “poche grandi transazioni” in “aree geografiche di interesse per il business assicurativo, nell’asset e wealth management e nel fintech/insurtech”. Il tutto con un uso “più efficiente” della leva tenendo un profilo di Solvency “prudente”.